Volley, Villa Cortese dice addio al Capitano Sara Anzanello / FOTO

"In ricordo di Sara Anzanello al bar Rabbolini di Villa Cortese verranno raccolte delle offerte libere da donare all'Aido, come la famiglia della campionessa ha richiesto" fanno sapere i tifosi biancoblù

Sara Anzanello

Sara Anzanello

Villa Cortese (Milano), 26 ottobre 2018 - Lei era Anza. Non era "Grande puffo", a Villa Cortese era Anza. Era "Il Capitano". In paese ancora si ricordano di Anza, anche se sono passati sette anni da quando Sara Anzanello ha vestito per l'ultima volta la maglia della Mc Carnaghi Villa Cortese. A Villa se la ricordano tutti perché se sai far appassionare un paese di circa 6.000 abitanti alla pallavolo in Italia e se porti il nome di questo paese in tutta Italia rimani scolpito per forza nella storia. E così dopo la notizia della morte di Sara Anzanello, a soli 38 anni e per un tumore che lei neanche era riuscita a scrivere per esteso nel suo ultimo post su Facebook, il tam tam dei tifosi, di chi l'ha amata e della stessa società di volley di Villa Cortese è stato immediato. Lacrime, ma anche orgoglio. Orgoglio biancoblù, quell'orgoglio che la campionessa Anza e la donna Sara Anzanello portavano nel cuore.

Come quando, nel 2014 e quindi dopo essere tornata grande come solo lei poteva essere dopo l'epatite che l'aveva costretta a ricevere un fegato nuovo aveva deciso di fare una sorpresa alle giovanissime pallavoliste di un Gso Villa Cortese ormai lontano dai riflettori. Sara Anzanello si era presentata, lei con due Coppa Italia portate a Villa Cortese e con quell'indimenticabile oro mondiale per sempre nella sua carriera, alla festa della società sportiva come una qualunque appassionata di pallavolo. Ma lei non era una qualunque. Basta vedere come brillavano gli occhi delle atlete di Villa Cortese in quella festa o come di lei hanno sempre parlato appassionati, tifosi e cittadini del paese. Lei era "Il Capitano". E da Capitano aveva partecipato anche alla serata di presentazione del libro sulla storia della squadra di Villa Cortese, nel 2016. Lei c'era. Non era tenuta a farlo, non lo era mai stata. Eppure era lì, insieme ai Villa Volley Boys e alle Villa Volley Girls, insieme a chi la amava e a chi aveva amato. 

Tifosi, ma anche l'Amministrazione comunale: tutta Villa Cortese si unisce al dolore della famiglia di Sara Anzanello. "A nome della cittadinanza di Villa Cortese esprimiamo profondo cordoglio per la scomparsa di Sara Anzanello, capitana del Gso Volley Villa Cortese MC-Carnaghi negli anni di militanza in Serie A e dei successi in Coppa Italia. Villa Cortese ricorda Sara oltre che per la bravura, la grinta e la tenacia anche per la simpatia e disponibilità dimostrata sempre nei confronti di tutti i tifosi. Sentite condoglianze ai famigliari di Sara" affermano dal municipio.

Raffaella Calloni, altro monumento della pallavolo altomilanese, ha scritto in un toccante post su Instagram "Non ti dirò mai addio perché quando qualcuno ti entra dentro ci rimane per sempre". Ed è proprio così che merita di essere ricordata Sara Anzanello. Non con minuti di silenzio che non servirebbero a nulla se non a far scorrere le lacrime, ma mostrando anche soltanto un minuto in tutti i palazzetti dello sport quanto è stata grande. Perché se è vero che a Villa Cortese Anza non sarà mai dimenticata, è altrettanto lampante che tutto lo sport italiano deve prendere esempio da lei. Dentro e fuori il taraflex.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Questa sei tu! La mia roccia, la mia Anzina bella, la mia anima rara. In tutto il tuo splendore, in tutta la tua forza, in tutto il tuo coraggio. Finalmente hai condiviso con il mondo e la tua voce arriva dritta al cuore. Sono felice che tu ci abbia fatto questo ultimo regalo. Mi sei sempre stata da esempio. Prima nel volley e poi nella vita. E poter affrontare tutto questo al tuo fianco è stato un onore immenso per me, mi hai arricchito come non pensavo fosse possibile. Mi hai insegnato la pazienza, la fiducia, la resilienza e la bellezza. La bellezza di un’anima preziosa, la tua, che da senza chiedere niente, che insegna senza parlare, che è luce in mezzo al buio. Tu con il tuo sorriso, tu con la tua flemma, tu con la tua ironia. Oggi il dolore è straziante e onestamente non so come farò senza di te ma voglio ringraziarti per questo bellissimo ed indimenticabile viaggio insieme. Rifarei tutto daccapo! Non ti dirò mai addio perché quando qualcuno ti entra dentro ci rimane per sempre. E tu rimarrai per sempre dentro il mio cuore, nel profondo della mia anima. ❤️ Fai buon viaggio Anzina bella e come ti ho chiesto sta notte...torna a trovarmi se no mi arrabbio! 😜 Ti amo infinitamente. La tua Raffina 🌻 https://www.facebook.com/1622233861/posts/10216020899188267/

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