Festival di Sanremo, il brano su Bruno Gulotta rimane in gara

La canzone "Non mi avete fatto niente" cantata da Ermal Meta e Fabrizio Moro, al centro di ipotesi di plagio, non viene squalificata

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Ermal Meta e Fabrizio Moro

Legnano (Milano), 7 febbraio 2018 - "Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso". Un pugno nello stomaco che riporta a quel caldo giorno di agosto, quando la vita di due giovani italiani in vacanza a Barcellona si è fermata. Uno di quei due italiani era Bruno Gulotta, legnanese di 35 anni morto nell'attentato terroristico sulla Rambla davanti agli occhi dei due figli piccoli e della compagna Martina Sacchi. Proprio ieri, durante la prima serata del Festival di Sanremo, il ricordo di Bruno Gulotta è risuonato forte in

Bruno Gulotta
Bruno Gulotta
"Non mi avete fatto niente", la canzone con la quale sono in gara Ermal Meta e Fabrizio Moro e che è sin dalla vigilia fra le favorite almeno per l'ingresso fra i primi tre brani in classifica.

Un testo importante,  che parla di terrorismo e di come in fondo si sia tutti uguali, perchè "tutti umani". Un testo che ha rischiato di essere escluso poche ore dopo l'esibizione sul palco perché riprendeva "molto da vicino" un altro brano dello stesso autore. In sostanza, non sarebbe un brano del tutto inedito. In realtà, la direzione del Festival di Sanremo ha fatto sapere che è facoltà di ogni autore citarsi o "campionarsi" per una percentuale non superiore al 30% di un brano e che quindi "Non mi avete fatto niente" rimarrà in gara.