Parabiago, senti i Punkreas: "Solo Legnano crede nel Rugbysound"

La storica band del punk italiano, che sarà sul palco del Land of freedom di Legnano fra vecchi successi e nuovi brani, a tutto campo fra musica e attualità

Punkreas (Foto Alberto Biglino)

Punkreas (Foto Alberto Biglino)

Legnano (Milano), 27 gennaio 2017 - Praticamente tutti i brani del nuovo album, quel “Il lato ruvido” che da aprile sta riscuotendo un grande successo, e tantissimi successi di questi 25 anni di carriera. Domani, sabato 28 gennaio, i Punkreas, band simbolo del punk in tutta Italia, saranno sul palco del Land of freedom, storico locale di via Maestri del Lavoro. Il bassista Paletta e soci promettono spettacolo.

Paletta, come sarà tornare a suonare Legnano?

“Sarà tornare a casa. Ci aspettiamo una grande accoglienza, quasi tutti noi siamo di Legnano e anche se viaggiamo spesso in tutta Italia la nostra casa è qui. Sarà una grande festa. Legnano poi è una città altamente simbolica, è una delle città della Resistenza per eccellenza”.

Che spettacolo sarà quello sul palco del Land of freedom?

“Sarà una grande festa, ci sarà una grande energia. E in più ci sarà una chicca nella seconda parte dello spettacolo: il pubblico assisterà a un featuring con i nostri amici Vallanzaska. Tanto i Punkreas quanto i Vallanzaska sono gruppi che calcano le scene da molti anni e sono molto rispettati in tutto il territorio, per questo ci è sembrato giusto unirli sul palco. Il Land poi è un locale con grandi potenzialità, può davvero essere un luogo in cui valorizzare la musica dal vivo in un territorio che offre sempre meno occasioni da questo punto di vista”.

“Il lato ruvido” è un album anche molto impegnato socialmente e politicamente, quale è il suo brano preferito?

“Sicuramente “E tu cosa vuoi?”. E’ quello che mi trovo a voler cantare più spesso in questo periodo della mia vita”.

In “800588605” parlate neanche troppo velatamente, del caso Cucchi...

“Qualche giorno fa per la prima volta si è parlato di omicidio per Stefano Cucchi. Viviamo questo con rabbia, perché non si può morire in questo modo, ma anche con speranza perché significa che c’è qualcosa nella giustizia italiana che funziona. Non siamo contro le forze dell’ordine a prescindere, anzi. In Italia ci sono moltissime persone oneste che credono nella divisa e la indossano con onore, proprio per questo non è giusto che ci siano le mele marce”.

I Punkreas sono nati a Parabiago e hanno suonato spesso al Rugbysound. Cosa ne pensa del probabile trasloco di questa manifestazione musicale a Legnano?

“Sono contento che Legnano abbia dimostrato di avere il coraggio e la volontà di ospitare un progetto del genere. Dispiace però che Parabiago non ci abbia più creduto. In ogni caso, ben vengano città come Legnano che sono disposte a realizzarlo”.

Dopo 25 anni di carriera, cosa vogliono fare i Punkreas “da grandi?

“La tournèe sta andando molto bene e quindi continueremo a portare in giro “Il lato ruvido”. Nel frattempo stiamo preparando nuovi brani. Il 2, il 3 e il 4 marzo, poi, realizzeremo un altro grande desiderio: suoneremo a Londra, Amsterdam e Bruxelles. E poi? Come cantiamo in “Salta”, finché ci sarà il nostro pubblico, il sogno continuerà”.