Nunzio Alfredo D'Angeri (Studiosally)
Parabiago (Milano), 14 ottobre 2017 - Quando è lontano dai suoi innumerevoli impegni di lavoro, vive a Parabiago uno degli uomini più ricchi al mondo. Si tratta di Nunzio Alfredo D’Angieri (detto "Pupi"). È 601esimo nella scala di ricchezza stilata da Forbes, vanta tantissime auto di lusso tra le quali 23 Rolls Royce, ha un maggiordomo che gli stira i giornali ed è ambasciatore per gli Affari europei del Belize. In questi giorni Pupi è balzato nuovamente (è successo già più volte in passato) agli onori delle cronache di gossip dopo essere stato immortalato dai paparazzi a Roma in compagnia dell'attrice Nancy Brilli, diventata single dopo aver interrotto una relazione con il suo chirurgo plastico durata 15 anni.
"Ha i modi di un gentleman inglese - raccontano i tanti parabiaghesi che lo conoscono - ed è molto simpatico. Ha una splendida moglie (Wendi, ex modella di origine caraibica, ndr) e due figli. Non è raro vederlo in piazza, al volante della sua Bentley e con i suoi abiti su misura". Pupi ha anche la passione per l’arte italiana, tanto che ha deciso di finanziare i lavori di restauro della Fontana del Moro in piazza Navona. Dopo una carriera come avvocato d’affari, è stato ambasciatore a Londra, dove era intimo della famiglia reale. Poi è diventato petroliere, investitore, banchiere (è socio di maggioranza dell’Alliance Bank of Belize) e tanto altro ancora. La sua è una vita da romanzo ed è stato lui stesso ad aver raccontato di essere stato dal 1974, per vent’anni, l’ombra di Arafat. In quel periodo ha subito ventisette attentati: "Ho centotrenta punti nella pancia: un ricordo della guerra in Angola, dove con i soldati palestinesi aiutavamo i cubani a difendere il regime socialista dalla guerriglia filoamericana e filosudafricana. Ho conosciuto allora Fidel Castro, l’uomo più intelligente che abbia mai incontrato". Tra le sue curiosità, anche un'apparizione nel film "Somewhere": "Sono l’avvocato di suo padre, Francis Ford, che è proprietario di vari alberghi in Belize. Quando Sofia ha girato il film, mi ha chiesto di interpretare me stesso. È stato molto divertente".