I Legnanesi, prima tv tinta di giallo

Continuano le critiche per "l'assenza" di Luigi Campisi

I Legnanesi in prima tv su Retequattro

I Legnanesi in prima tv su Retequattro

Legnano (Milano), 27 giugno 2019 - Fan dei Legnanesi in massa davanti al piccolo schermo per il debutto su una rete nazionale di uno spettacolo della «Teresa», ma con un piccolo giallo. Erano in tanti sintonizzati ieri sera su rete 4 per vedere lo spettacolo «Signori si nasce e noi..». Giovanni, invaghito di una nobildonna napoletana – dice addio alla sua amata Teresa e se ne va al Sud, questa la sintesi dello spettacolo. 

Il giallo invece è stata l’assenza in questi giorni di Luigi Campisi, ben presente nello spettacolo, ma assente durante la presentazione dello stesso. Ufficialmente il «Giovanni» è in Puglia, ma per qualcuno l’allontanamento di uno dei personaggi cardine è solo il primo passo verso un divorzio che pare annunciato. Da qui la rabbia di diversi fan che si è scatenata sulla pagina ufficiale e soprattutto in alcune pagine facebook nate ad hoc. 

Rabbia nei confronti della quale anche lo stesso Provasio, anima dei Legnanesi, ha dovuto rispondere con un video messaggio: «Il discorso Giovanni? Stiamo facendo sì che non cambi niente. Il discorso importante per tutti è capire che la compagnia è gestita da una società. Ci sono questioni contrattuali aperte. Fino ad ottobre non si può dire e fare niente. Ad ottobre faremo una conferenza stampa e comunque fino ad allora la questione si gestirà nella maniera migliore possibile». Da parte sua Luigi Campisi, che dovrebbe essere in vacanza in Puglia, ha pubblicato una foto che non è passata inosservata sul proprio profilo: il Giovanni girato di schiena in bicicletta con la dicitura «ma dove vai!». Una foto che ha scatenato tra i fan tanti interrogativi con qualcuno che azzarda: «Da ottobre il Giovanni non farà più parte dei legnanesi». Ed altri: «Se questo corrisponde a verità è molto triste. Il Giovanni di Luigi è un grande personaggio e la sua sostituzione sarà dannosa alla compagnia. Già mancherà tanto la «Pinetta», e un’altra sostituzione non porterà bene».