Elezioni a Legnano, il centrosinistra punta su Lorenzo Radice

La coalizione composta dal Pd a da tre liste civiche presenta il proprio candidato sindaco

Lorenzo Radice, 39 anni

Lorenzo Radice, 39 anni

Legnano (Milano), 9 febbraio 2020 - Nomi ne sono stati fatti a decine, tanto che nelle ultime settimana il web si era riempito di candidati sindaco ”ormai sicuri”. Alla fine, sciolte le riserve, sarà però Lorenzo Radice il candidato del centrosinistra, in una coalizione trainata dal Pd e che comprende poi tre liste civiche: Insieme per Legnano, riLegnano e Legnano Popolare.

Radice va dunque ad aggiungersi agli altri due candidati già confermati - in ordine di uscita Alessandro Rogora, dei Verdi, e Franco Brumana, della Costituente Civica - e la coalizione che lo sosterrà, sfumata la possibilità di trovare, almeno per il momento, accordi con parte della sinistra e il Movimento 5 Stelle, risulta ridotta rispetto alle iniziali aspirazioni. Il via libera è arrivato nel pomeriggio di ieri, non con una presentazione pubblica ma con uno scarno comunicato: "Lorenzo Radice sarà il candidato sindaco della coalizione composta da Partito democratico, Insieme per Legnano, riLegnano e Legnano Popolare. Lorenzo Radice, legnanese, trentanovenne, sposato e padre di tre figli, manager in una fondazione che opera nel sociale, è conosciuto in città per il suo impegno nel mondo del volontariato e per la sua lunga partecipazione attiva alla politica cittadina. È stato per alcuni anni consigliere comunale acquisendo una solida conoscenza della macchina amministrativa". "Ha inizio ora un entusiasmante percorso di costruzione insieme a tutta la città di un programma di lavoro per i prossimi cinque anni - proseguono -, che sia capace di rinnovare la politica cittadina e aperto alle grandi sfide ambientali, culturali, sociali ed economico-produttive che il futuro prossimo impone. Per questi motivi l’attuale coalizione è un punto di partenza, aperto a tutte le persone, forze politiche e sociali che vorranno sostenere Lorenzo Radice e le sue/nostre idee di rinnovamento e rilancio della città di Legnano".

Radice lavora dal 2013 all’ufficio progetti strategici della Fondazione Istituto Sacra Famiglia Onlus di Cesano Boscone, che ha come direttore generale Paolo Pigni, altro ”legnanese” ed ex presidente dell’associazione politico-culturale Polis che ha tra i suoi animatori anche l’ex sindaco Centinaio. Radice, rappresentante di Insieme per Legnano, era entrato in Consiglio comunale nel 2010, durante l’Amministrazione guidata dal sindaco Lorenzo Vitali. Nel 2012, dopo la vittoria del centrosinistra e di Alberto Centinaio, era stato eletto in Consiglio comunale dove era poi rimasto sino al 2016, quando aveva infine deciso di abbandonare l’incarico senza attendere la fine del mandato: dimissioni motivate dal "desiderio di poter dare all’ambito famigliare e lavorativo la dovuta attenzione - era stato allora spiegato -, dopo anni in cui l’impegno politico è stato certamente vissuto con serietà ed abnegazione, ma anche per dare la possibilità a sempre nuovi cittadini di partecipare direttamente alla vita politica nelle istituzioni cittadine". A tutti era apparso subito evidente che Radice si stava preparando per avere un ruolo di maggiore peso in una coalizione che era pronta ad annunciare nuovamente Alberto Centinaio come candidato alle Amministrative del 2017. Le elezioni comunali, poi, erano andate in direzione ben diversa rispetto alle aspettative della coalizione avevano fatto segnare anche un’ulteriore flessione proprio per la lista civica di Radice, Insieme per Legnano, ferma a poco più del 5% dopo il 15,49 del 2007 e il 7,26% del 2012. In quell’ultima occasione Radice aveva ottenuto 53 preferenze contro le 97 del 2012. Ma adesso la posta in palio è ben più alta.