"Plastic free? La plastica non è un demone, bisogna cambiare mentalità"

Viaggio nella Teknomast, azienda di Legnano che dal 1997 si occupa di materie plastiche e ora punta a conquistare nuovi mercati all’estero

La Teknomast di Legnano

La Teknomast di Legnano

Legnano (Milano), 16 novembre 2019 - «All’inizio eravamo in sette, oggi siamo oltre il triplo e abbiamo nuovi mercati ma l’entusiasmo e la voglia di innovare è rimasta intatta». Tiziana Colombo ha fondato, su idea del marito, Teknomast 22 anni fa. Solo due anni dopo, nel 1999, l’uomo però è scomparso lasciando il timone alla moglie. Che ancora oggi guida l’azienda con entusiasmo. Alcuni lavoratori la chiamano “il boss”, ma il suo sguardo è quello orgoglioso e pieno di grinta di una madre che vede crescere giorno dopo giorno la propria creatura. Oggi il fatturato di Teknomast, azienda di via Don Milani che si occupa di materie plastiche e che nella giornata di ieri ha ricevuto la visita degli allievi della IV A Sia dell'istituto Dell'Acqua nell'ambito del Pmi Day organizzato da Confindustria Alto Milanese, ha un fatturato che si attesta attorno ai 6 milioni di euro. 

Tiziana Colombo e Luca Della Torre di Teknomast
Tiziana Colombo e Luca Della Torre di Teknomast

«Quelli dal 2009 al 2012 sono stati gli anni più difficili - racconta Luca Della Torre, direttore commerciale che è entrato in azienda nel 2003 -. E anche quest’anno si sta presentando come pieno di alti e bassi. Molto dipende anche dal fattore mediatico». Chi lavora con le materie plastiche - Teknomast, che dal 2006 ha stretto un’alleanza con Rifra Masterbatches per una sorta di “polo” del mondo plastico sul mercato, si occupa di realizzare diversi prodotti dedicati alla colorazione delle materie plastiche come flaconi per cosmetici e non, cavi, componenti per sedie - sta infatti vivendo un momento particolare vista

Gli studenti del Dell'Acqua in visita alla Teknomast
Gli studenti del Dell'Acqua in visita alla Teknomast
la recente campagna che promuove il “plastic free” ovvero un mondo con meno plastica possibile. «Alcuni settori non possono prescindere dalla plastica e così sarà anche per il futuro» sottolinea Della Torre. «Quello del “plastic free” non è soltanto uno slogan, ma è un modo di ragionare che spesso non tiene conto del fatto che la plastica non è un demone da combattere - gli fa eco Tiziana Colombo -. La plastica può essere riciclata e da anni le aziende stanno lavorando con ricerca e sviluppo e con produzioni ad hoc per realizzare nuovi prodotti. La plastica di per sè non inquina, è chi abbandona rifiuti che fa il male dell’ambiente. Quello che bisogna cambiare è anzitutto la mentalità di molti cittadini e della Pubblica amministrazione».

Nel corso degli anni, Teknomast ha vissuto un’evoluzione importante: «All’inizio si lavorava soprattutto con le aziende della zona che facevano stampaggio - ricorda il direttore commerciale -. Oggi ci rivolgiamo soprattutto a chi si occupa di soffiaggio, cioè con chi realizza flaconi e fusti integrando la gamma con prodotti di maggior pregio destinati ad essere utilizzati più volte, cavi e poi articoli di moda quali borse o e scarpe e prodotti usa e getta». L’obiettivo per il futuro? «Vorremmo completare un progetto di espansione a livello internazionale - prosegue -. Attualmente siamo in Polonia e Ucraina, ma vorremmo arrivare ad avere una presenza importante anche in Nord Africa, Belgio e Francia. Il settore sarebbe quello dei cavi, che attualmente ci sta dando molte soddisfazioni».