Legnano, "le sacche di sangue dell'Avis sono sicure"

La rassicurazione arriva dal presidente della sezione cittadina, dopo il contagio di un donatore residente nel rione Canazza. "Le analisi rigorose che effettuiamo sono una garanzia sia per le persone che ricevono il sangue sia per quelle che lo donano"

Donazione Avis

Donazione Avis

LEGNANO (Milano), 12 settembre 2018 - Sono «sicure» le sacche di sangue donato a Legnano. Lo fa sapere in una nota la sezione locale dell'Avis, dopo che nella città dell'Alto Milanese si è registrato un nuovo caso di contagio del virus West Nile, che provoca la febbre del Nilo. per via delle «preoccupazioni» che si sono diffuse tra gli abitanti della zona. «Riconfermiamo la massima sicurezza garantita dalle nostre procedure di controllo - dichiara il direttore sanitario di Avis Legnano Salvatore Esposito -. Dal momento che in questo periodo la provincia di Milano è fra quelle interessate dalla presenza del West Nile Virus, su tutte le sacche di sangue donato vengono effettuati gli opportuni controlli. E, prima che il virus facesse la sua comparsa nella nostra provincia, erano sottoposti ai controlli anche tutti i donatori che avevano soggiornato in altre zone a rischio».

Nella nota, inoltre, si ricorda «che le analisi effettuate sono una garanzia non solo per chi riceve il sangue donato, ma anche per i donatori». Infatti l'uomo, come riporta oggi la Prealpina, ha scoperto di essere stato infettato dopo aver donato il sangue. Sangue nel quale, dalle analisi e dai controlli effettuati, è stata risultata la presenza degli anticorpi che aveva sviluppato di recente. Il che significa che è stato contagiato dal virus della zanzara del Nilo. Per questo l'Ats ha deciso di applicare il protocollo sanitario che prevede la disinfestazione, per sterminare zanzare e larve, nel raggio di 200 metri dall'abitazione del donatore.