Superstrada Vigevano-Malpensa: la Regione dice "sì"

Nuovo via libera dalla Regione alla superstrada

Una manifestazione dei cittadini favorevoli al progetto

Una manifestazione dei cittadini favorevoli al progetto

Albairate (Milano), 19 dicembre 2017 - Nuovo via libera dalla Regione alla Vigevano-Malpensa nel tratto tra Magenta e il nuovo ponte sul Ticino ormai in fase avanzata di realizzazione. Il semaforo verde è arrivato ieri dalla Giunta di Palazzo Lombardia. "Si tratta di un’opera strategica per lo sviluppo dell’Est Ticino e che va a risolvere una serie di questioni di viabilità locale che si trascinano da decenni", ha commentato l’assessore lombardo del territorio Massimo Garavaglia. L’assessore con delega all’Economia, Crescita e Semplificazione, già sindaco di Marcallo con Casone, ha così ripercorso questa lunga e tormentata vicenda. "Regione Lombardia, già nel maggio del 2009 aveva espresso parere favorevole all’opera, condizionato al recepimento di una serie di osservazioni, così da preservare il particolare pregio ambientale e naturalistico del territorio su cui va a insistere il collegamento. L’ultimo progetto da questo punto di vista tiene conto di queste prescrizioni, inoltre, per quanto riguarda le ulteriori migliorie che potranno essere ancora apportate, in particolar modo alla Variante di Pontenuovo di Magenta, Regione Lombardia si è messa fin da subito a disposizione dei Comuni coinvolti".

Per Garavaglia so non si deve perdere altro tempo: "Con la Conferenza dei Servizi di giovedì a Roma siamo ormai giunti alle battute finali di questo lungo e complicato iter. Adesso, però è necessario che il Cipe venga convocato al più presto, così da dare il via libera definitivo. In questo modo tra il 2018 e il 2019 si potranno far partire i cantieri. Abbiamo perso già troppo tempo, adesso dobbiamo chiudere il cerchio". Contro la strada resta in prima linea il Comune di Albairate col sindaco Gianni Pioltini: "Ai sindaci del sì non interessa nulla se sul territorio comunale di Albairate si riverserà una colata di cemento. L’unica cosa che conta per loro è vedere realizzato il Progetto Anas “senza se e senza ma” a scapito della qualità della vita di altri cittadini, rifiutando categoricamente qualsiasi mediazione, negando a priori l’individuazione di una soluzione condivisa che permetta di distribuire in modo più equo vantaggi e svantaggi derivanti dall’infrastruttura stradale. Nessuna mediazione, nessuna solidarietà, nessuna mitigazione, nessuna miglioria promessa al nostro comune che ha detto no a questo progetto. Tutte le migliorie dei comuni del Sì invece sono già state valutate da Anas e promesse da Regione Lombardia. Questa è una grave discriminazione".