Legnano, i residenti: "Vogliamo i dossi in via Sant’Ambrogio"

Marciapiedi quasi assenti e curve pericolose: in molti, sulla strada, hanno paura

Via Sant'Ambrogio a Legnano

Via Sant'Ambrogio a Legnano

Legnano, 18 agosto 2019 - La denuncia l’aveva fatta meno di un anno fa un residente del borgo Sant’Ambrogio. La via omonima – dopo le modifiche alla viabilità come preludio all’avvio della nuova Ztl, la zona a traffico limitato più estesa – è diventata una strada rischiosa per i pedoni. All’assenza del marciapiede, in particolare nel tratto finale che sbocca su via Buozzi, per oggettivi limiti dovuti alla larghezza della carreggiata, s’è aggiunto da un anno a questa parte l’aumento del traffico (fino ad allora tutto sommato rarefatto) generato dalla chiusura al traffico di alcune vie limitrofe come la Cavallotti, che è stata pedonalizzata, e la XXV Aprile (quella che costeggia il teatro Galleria) il cui passaggio è sottoposto a delle restrizioni.

Con quali conseguenze? Un numero maggiore d’auto, molte delle quali sfrecciano a velocità ben superiori al consentito. Se a questo aggiungiamo poi l’illuminazione pubblica non ottimale e il marciapiede “virtuale” – creato cioè con una semplice striscia bianca, nel punto che va dalla chiesa dedicata al patrono milanese alla via Buozzi, e con dei paletti fra via Giulini e il luogo di culto – ecco che le paure dei residenti diventano più che comprensibili. «Nel tratto fra il negozio di modellistica e il ristorante “Vecchia Legnano” c’è una brutta curva cieca resa ancora più pericolosa dall’assenza sul lato sinistro della carreggiata di un marciapiede – si sfoga una residente del quartiere, Rossella Granata –. Le auto che l’attraversano spesso hanno una velocità che costringe il pedone a incollarsi al muro per non essere travolti! L’uscita dal mio portone con i bambini e il passeggino è costantemente messa a rischio...». Un sentimento, il suo, condiviso da tanti. Proprio di fronte all’albergo Cristallo, inoltre, i paletti che almeno delimitivano il passaggio pedonale sono stati rimossi per permettere alle auto di fare manovra e accedere al garage sotterraneo che c’è a fianco dell’hotel. La soluzione? Tutti sono concordi: se la velocità non può essere limitata con degli autovelox, almeno il Comune installi dei dossi, efficaci per costringere i conducenti a schiacciare sul pedale del freno.

«Ho fatto presente questa cosa al Comune ma finora non è successo nulla – aggiunge Rossella Granata –. Mi auguro si provveda al più presto, perché se dovesse succedere qualcosa ai miei bambini, o a chiunque altro, in quel malaugurato caso non ci potranno essere scuse o giustificazioni che tengano».