Movida, niente alcolici di notte a Legnano fino al 30 settembre

Il Comune proroga di un altro mese e mezzo l’ordinanza che vieta la vendita d’asporto: una misura tampone contro risse e violenze

I controlli in centro a Legnano di notte

I controlli in centro a Legnano di notte

Legnano (Milano), 4 agosto 2020 - Non c’è motivo di cambiare rotta, almeno per quanto riguarda le indicazioni contenute nell’ordinanza chiamata a porre un freno ai disordini che nel post lockdown hanno caratterizzato le notti legnanesi, soprattutto nell’area del centro cittadino. A ridosso dell’ultimo fine settimana il commissario prefettizio ha infatti prolungato gli effetti dell’ordinanza che, alla fine del mese di maggio, stabiliva i limiti nella vendita e nel consumo di bevande alcoliche in città: un’ordinanza che era poi stata più volte reiterata nelle settimane successive.

Secondo i vertici di palazzo Malinverni, non esiste un buon motivo per cambiare direzione e così il divieto di vendere per asporto bevande alcoliche di qualsiasi gradazione dalle 23 alle 7, valido per tutte le tipologie di esercizi pubblici, e il divieto di consumare su tutto il territorio cittadino, negli stessi orari, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione su area pubblica o privata ad uso pubblico, resteranno in vigore sino al 30 settembre: come viene spiegato nel documento sottoscritto dal commissario Cristiana Cirelli, le autorità di polizia di Stato e il comandante della polizia locale hanno "espresso valutazioni positive riguardo l’efficacia del provvedimento in oggetto nel prevenire fenomeni di degrado, vandalismo e aggressioni favoriti dal consumo di bevande alcoliche".

Che il periodo seguente al lockdown non sarebbe stato un periodo tranquillo lo si era capito fin da subito: nel fine settimana iniziato venerdì 22 di maggio si erano succeduti numerosi episodi di violenza, a partire dalla maxi rissa scoppiata a pochi passi da piazza San Magno e ripresa dai telefoni cellulari dei passanti. Allora era bastata una futile frase tra due ragazzi per far scattare le dinamiche di gruppo: per quegli scontri erano poi stati individuate e denunciate per rissa ben diciassette persone. Nello stesso week-end il centro cittadino era stato teatro anche di un’aggressione avvenuta nelle ore notturne. Lo stesso esordio del provvedimento che frenava la vendita e il consumo di alcol, alla fine del mese di maggio, era stato caratterizzato da un week-end con risse, mentre domenica 14 giugno una ragazza di 22 anni era stata aggredita, alle 3 di notte, nella centrale via Giolitti.

Alla fine del mese di giugno il centro città era stato di nuovo caratterizzato da disordini. Questa volta il teatro degli scontri era stata l’area compresa tra via Palestro, via Giolitti e piazza don Luigi Sturzo, già in passato al centro di risse e di provvedimenti della polizia locale nei confronti di alcuni esercizi pubblici: decine di ragazzi si erano affrontati, sconosciuti i motivi, tra bottiglie rotte, calci alle automobili e schiaffi di rito di fronte ai passanti attoniti. Due ragazze di 15 e 18 anni e un giovane di 19 anni erano stati soccorsi dal personale della Croce Rossa e medicati sul posto per le contusioni, rifiutando poi il ricovero in ospedale. A metà luglio era toccato a quattro ragazze farsi medicare nel cuore della notte, sempre nella zona del centro città, dopo una rissa tutta al femminile. Tirando le somme verrebbe dunque da pensare che l’alcol è dunque un fattore da tenere certamente in considerazione, ma che forse il problema va affrontato partendo da più lontano.