Vaccini a Cerro: le attese all’hub si allungano

L’afflusso di over 70 e “caregiver“ ha generato disagi e a un certo punto si è pure sfiorata la rissa

Lunedì è stato il giorno più difficile vissuto al centro vaccinale allestito al “Move In“

Lunedì è stato il giorno più difficile vissuto al centro vaccinale allestito al “Move In“

Cerro Maggiore (Milano) - «La situazione è andata decisamente migliorando, ma inutile nascondere i tanti disagi che ci sono stati". L’assessore cerrese Alessandro Provini torna sul caos avvenuto negli scorsi giorni all’hub vaccinale di Cerro Maggiore dove oltre agli over 70 in coda, si sono aggiunti i caregiver e diversi familiari di persone disabili. Il risultato è stato di un gigantesco caos al limiti della rissa. "Diciamo che qualcuno ha fatto il maleducato alzando la voce e pretendendo di passare davanti agli altri - continua Provini -. Oltre a questi fattori il rispetto del distanziamento non sempre è stato rispettato e le code sono tante tante, oltre alla lunga attesa. Qualche animo si è acceso, ma siamo riusciti ad intervenire".

In particolare il giorno più difficile della settimana è stato il martedì quando all’interno del Move In verso le 10 del mattino, circa un centinaio di persone erano in coda e tutte con prenotazione a quell’ora. Così il caos è stato inevitabile. "Quando è iniziata la finestra dei caregiver abbiamo avuto problemi. In molti pretendevano di andare avanti la seconda dose degli ultraottantenni. Così hanno litigato e la serenità è venuta a mancare". Secondo l’assessore cerrese c’erano parecchi caregiver, ma alcuni non risultava avessero diritto per legge di venire vaccinati. "Abbiamo comunque accettato l’iscrizione visto che la responsabilità è personale, ma ci sono state persone che portavano a vaccinare i diabetici e che hanno detto di essere dei caregiver, anche se sappiamo tutti che il diabetico di per sè non ha accompagnatore.

Ci può stare il convivente, ma non tutta la famiglia. In pià oltre a questo i più giovani hanno iniziato a dar di matto, mettendosi a litigare". Visto quanto accaduto, all’interno dell’Hub si sono prese le dovute precauzioni: "Oggi abbiamo gestito in maniera differente la questione. Diciamo che ogni giorni ci sono problematiche nuove e noi cerchiamo di gestirle per quello che conosciamo". Dalla sua apertura , il 15 marzo, all’Hub vaccinale di Cerro vengono gestite tutte le tipologie di utenza prevista fino ad ora da Regione Lombardia con una media di 600-700 vaccinazioni al giorno con punte anche di 1.200-1.400 su 8 o 10 linee. In visita nei giorni scorsi è arrivata anche la vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti: "Dai riscontri che abbiamo è un centro particolarmente apprezzato dall’utenza anche per la sua posizione strategica e di viabilità. Ma soprattutto è un centro dove la collaborazione e la sinergia tra pubblico, privato, Protezione civile e associazionismo di volontariato si è rivelata vincente".