Vacanza studio annullata: "I rimborsi? Mai arrivati"

Abbiategrasso: un anno e mezzo fa 115 famiglie hanno speso complessivamente 53mila euro per iscrivere i propri figli a un corso d’inglese a Malta, che non si è mai tenuto

Rifiutate le lezioni on line d’inglese al posto della vera e propria vacanza-studio

Rifiutate le lezioni on line d’inglese al posto della vera e propria vacanza-studio

Abbiategrasso (Milano) -  Un viaggio studio a Malta che non ha mai avuto luogo a causa della pandemia. E 115 famiglie dicono addio al rimborso delle quote di partecipazione. Ormai da un anno i genitori della scuola media "Correnti" di Abbiategrasso attendono invano la restituzione delle iscrizioni pagate per lo stage dei figli a Malta; parliamo di 465 euro a studente, per un totale di 53mila euro. Una situazione che ha spinto i genitori a lanciare una petizione online: "Sia chiaro, non accusiamo nessuno di truffa – sottolineano –. Vorremmo solo far sentire la nostra voce e quella di tante altre famiglie italiane che si trovano in questa situazione".

Riavvolgiamo il nastro. Nell’autunno del 2019, la "Correnti", accogliendo un progetto dell’Associazione Multi Culturale Mondiale (Amcm), propone ad alcuni studenti una settimana a Malta tra lezioni di inglese e visite guidate. Aderiscono in 115 e le quote vengono pagate direttamente alla Link School, la struttura con sede sull’isola che si sarebbe dovuta occupare di tutto. Il 27 febbraio 2020, una decina di giorni prima della partenza, la media di Abbiategrasso comunica che le restrizioni anti Covid rendono impossibile il viaggio e si attiva per ottenere i rimborsi, prima con Amcm, quindi con la stessa scuola maltese, visto che l’associazione aveva prontamente declinato ogni responsabilità. Passano così alcuni mesi tra mail ignorate e una sola, vera, proposta alternativa: un corso di inglese online da 40 ore, rifiutato dai genitori, stremati dalla Dad.

L’unica a rimborsare nel frattempo è la compagnia Air Malta, che restituisce l’intero valore dei biglietti aerei. Le famiglie decidono così di rivolgersi allo studio legale dell’avvocato Lorenzo Guarnieri, il quale invia una missiva alla Link School intimando la restituzione delle quote. La risposta – recapitata tramite uno studio legale maltese – suona incredibile: "Non c’era ragione perché questi studenti non venissero a Malta". Nasce così nei genitori, che intuiscono le complicazioni di una causa internazionale, l’idea della petizione, "nella speranza che il clamore possa ottenere il risultato che purtroppo la correttezza e il rispetto delle regole non sta ottenendo".

Questa è stata indirizzata al ministro della Pubblica Istruzione, "perché finalmente si attivi nei confronti di una associazione (Amcm, ndr) che ci ha voltato le spalle nel momento in cui avrebbe invece dovuto aiutarci e sostenerci per ottenere i rimborsi a fronte di servizi mai resi". Interpellata sulla questione, Amcm ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni. In attesa di capire cosa accadrà, chi volesse aderire alla petizione si può trovare su www.change.org con la dicitura: "Rimborsate gli stage scolastici all’estero annullati causa Covid".