Una scuola ricorderà Felice Musazzi

Parabiago, la primaria di San Lorenzo ha preso il nome del noto fondatore della compagnia “I Legnanesi“

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di Giovanni Chiodini

"Attore, commediografo, regista che nel suo teatro rinnovò le tradizioni delle lingue locali". Questa è la descrizione di Felice Musazzi che tutti i giorni, recandosi a scuola, potranno leggere i ragazzi della scuola primaria di San Lorenzo. Da ieri la loro scuola ha preso proprio il nome del noto attore, fondatore della compagnia I Legnanesi. Una scelta non casuale. Felice Musazzi nacque proprio a San Lorenzo di Parabiago cento anni fa, il 10 gennaio del 1921, e tra le varie iniziative promosse per ricordare questo anniversario - programmate per la maggior parte nella città di Legnano - è stata prevista anche la dedicazione della scuola. "E’ nato in uno dei cortili che si affacciavano sul Sempione, dove ha abitato anche mia madre. Cortili che sono stati abbattuti per lasciare il posto a nuove costruzioni, ma il mito di Felice non potrà mai morire. E oggi, dedicandogli questa scuola, vogliamo che le future generazioni sappiano chi era Felice, cosa raccontava quando saliva sulle scene, che era la vita di tutti i giorni". "Questa dedicazione vuol dire riconoscere il ruolo di Felice Musazzi in una compagnia teatrale, I Legnanesi, che ha fatto conoscere la cultura popolare e l’ha portata in tutta Italia con genialità". Alla cerimonia di intitolazione era presente la figlia di Musazzi, Sandra. "Ho visto tante volte il nome di mio papà scritto sui cartelloni pubblicitari, anche di grande dimensione. Ma non mi hanno mai emozionato come oggi, quando si è tolto quella tenda ed è emerso, in grande, il nome di mio padre scritto sul muro di una scuola. Ringrazio il Comune e la scuola per aver pensato a mio padre lasciando oggi un ricordo indelebile". Ospiti dell’amministrazione sono intervenuti anche la cugina Ivana Bollati e gli attori Giordano Fenocchio e Maurizio Albè. "Noi cugini di Felice facevamo a gara ad invitarlo alle feste di nozze - ha raccontato Ivana Bollati - e lui partecipava sempre volentieri. Per noi era una cosa bella, avevamo tra gli invitati una persona nota, importante. E ce ne vantavamo in paese". "Felice prendeva sempre la parola e recitava alcune battute, facendoci ridere tantissimo. Poi era solito appartarsi con le zie e le prozie, intervistandole, facendosi raccontare i loro momenti di vita in cortile. Molte delle idee per la composizione dei testi delle sue commedie penso siano nate proprio da queste occasioni". La cugina ha poi voluto sottolineare due aspetti, quello del dialetto e le donne. "Il dialetto va mantenuto. Va insegnato a questi ragazzi perché più si è orgogliosi delle nostre origini più saremo aperti ad accogliere gli altri". "Le donne di Musazzi - ha poi aggiunto - sono sempre state donne forti e coraggiose. La stessa Teresa era una donna forte, capace di affrontare e superare anche i momenti più difficli. Le donne di Musazzi sono sempre state donne sagge e solidali:oggi ci mancano". Poi i bambini hanno proposto filastrocche e canti in dialetto.

"Abbiamo accolto con entusiasmo la possibilità di intitolare la nostra scuola di San Lorenzo a Felice Musazzi perché è un nome che evoca gioia, convivialità e spensieratezza e che ben si adatta al gruppo di lavoro che opera nella primaria di San Lorenzo - ha commentato la dirigente scolastica, Monica Fugaro -, che tra le proprie doti umane e professionali ha anche quella della leggerezza, che non è superficialità ma è avere quello sguardo profondo sulle cose che secondo me li accomuna molto allo spirito di Musazzi". Presente alla cerimonia anche l’assessore Guido Bragato il quale ha ricordato che al Palazzo Leone da Perego di Legnano è allestita la mostra fotografica "Felice di essere Musazzi".