di Paolo Girotti
"Abbiamo organizzato un Palio perfetto e questo con tutte le difficoltà determinate dai pochi mesi di lavoro che abbiamo avuto a disposizione: puntiamo ora a un Palio straordinario già dal prossimo anno": sono state le parole della presidente della neonata Fondazione Palio, Maria Pia Garavaglia, arrivate dopo i ringraziamenti a chi ha lavorato all’edizione 2022, a definire il sollievo e la soddisfazione di chi, prendendo in mano la Fondazione che emetteva i suoi primi vagiti lo scorso mese di febbraio, ha rischiato di finire in mezzo al guado. L’occasione è stata la tradizionale conferenza stampa di chiusura, tenutasi nel tardo pomeriggio di ieri a Palazzo Malinverni, con i rappresentanti della Fondazione, dell’amministrazione comunale e della contrada vincente di San Magno. A bocce ferme l’edizione 2022 può essere a tutti gli effetti definita come un’edizione ben riuscita e che è filata via liscia, senza alcun problema: il vero obiettivo centrato, però, è stato quello di segnare, dai Manieri aperti, al sabato prima del Palio, per arrivare all’evento clou della domenica, una linea di demarcazione netta tra le paure della pandemia e il desiderio di tornare nelle strade e nelle piazze. Il primo risultato evidente, infatti, è stato proprio determinato dalle presenze massiccia di spettatori sulle strade della sfilata: un’indicazione che non mancherà di stimolare nuove idee per la prossima edizione.
"Ci avevano detto che sarebbe stato da folli affidare a una neonata Fondazione il compito di organizzare la manifestazione di quest’anno, con così poco tempo a disposizione – ha detto il Supremo Magistrato e sindaco di Legnano, Lorenzo Radice -. Da folli, quel risultato lo abbiamo raggiunto e me ne sono reso conto percorrendo le strade della sfilata. Abbiamo vinto una scommessa che partiva già con la decisione di organizzare il Palio di settembre del 2021 e quando dico "abbiamo vinto" mi riferisco in primis alla città". E così tra i ringraziamenti a tutti gli elementi che costituiscono il complicato puzzle organizzativo del Palio, messi da parte "il lavoro, la tensione, lo stress e la preoccupazione" rievocati dalla presidente Garavaglia, è sembrato evidente che un po’ tutti nella Sala degli Stemmi di palazzo Malinverni stessero già guardando a qualche giorno di meritato riposto, ma anche alle innovazioni che potranno portare il Palio a un livello superiore nei prossimi anni, contribuendo a creare quel "Palio d’Italia" che il gruppo di lavoro desidera costruire. Come? Tutti hanno fatto accenno a nuove idee sul tavolo della discussione e, ovviamente, anche il teatro destinato a ospitare l’atto finale della manifestazione: l’obiettivo di lasciare lo stadio Mari per realizzare una nuova pista al Castello è inquadrato, ma il lavoro è solo all’inizio.