Volendo approfondire questa vicenda così vicina a noi, abbiamo rivolto qualche domanda a Don Giuseppe Tedesco per comprendere ciò che lui e queste famiglie stanno affrontando.
Come si sente ad aver aiutato tante famiglie?
"Per me non è una novità, anzi direi che è uno dei miei compiti; anche allo scoppio della guerra in Siria, qualche anno fa, abbiamo aiutato delle famiglie che necessitavano di ospitalità. E non dimentichiamo che la nostra parrocchia sostiene ogni settimana circa 30 famiglie italiane e straniere bisognose".
Come è cambiata la sua vita dopo il loro arrivo?
"La mia giornata non è molto cambiata sotto l’aspetto della vita in oratorio, ma è molto più sfiancante visto che devo seguire dei bambini e due ragazzi adolescenti di cui sono il tutore; infatti molti, anche se sono in Italia da quasi un anno, hanno ancora qualche difficoltà nello svolgimento dei compiti assegnati e nello studio.
Per di più, i ragazzi che alloggiano nell’oratorio, frequentano quotidianamente due scuole: quella italiana al mattinoe quella ucraina al pomeriggio.
Qualche volta però tocca anche a me aiutarli con i compiti".
E loro come hanno affrontato questa nuova vita?
"I gradi di difficoltà di ambientamento sono diversi, ma tutti sono stati accolti con grande generosità e affetto dalla comunità.