Uccisi dal motoscafo pirata "I tedeschi vanno arrestati"

Salò, la rabbia della famiglia di Greta. Corteo di barche ai funerali di Umberto . Nel Comasco ultimo saluto al giovane in gita travolto da un’imbarcazione

SALÒ (Brescia)

"I tedeschi devono assumersi le proprie responsabilità per rispetto alle vittime, alle famiglie e alle istituzioni. Si adottino provvedimenti restrittivi". A chiederlo sono gli avvocati della famiglia di Greta Nedrotti, la 25enne di Toscolano falciata e uccisa con l’amico Umberto Grazarella, 37 anni, di Salò, lo scorso 19 giugno al largo di Portese da un motoscafo pirata. Grande commozione intanto ieri a Salò per i funerali di Garzarella. Prima della cerimonia in Duomo un corteo con una cinquantina di barche ha salutato Umberto dal lago raggiungendo Portese, dove si presume sia avvenuto l’incidente e dove la ragazza è stata ritrovata a 98 metri di profondità. I Volontari del Garda a nome degli amici hanno deposto una corona di fiori legandola a un sasso, così da farla inabissare. L’autopsia ha chiarito che Umberto è morto sul colpo per l’investimento. Greta invece è annegata. Sul suo cadavere il consulente dei due turisti tedeschi ha chiesto ulteriori accertamenti, tra cui approfondimenti tossicologici. Dolore ieri anche a Guanzate, nel Comasco, per l’addio a di Luca Fusi, il ventiduenne che venerdì scorso è morto nel golfo di Lenno travolto dalla corsa folle di un motoscafo che ha investito l’imbarcazione su cui era salito per una gita sul lago. Una tragedia che ha profondamente scosso la comunità di Guanzate dove ieri si sono dati appuntamento in cinquecento per i funerali, celebrati da don Alessio Bianchi nella parrocchia di Santa Maria Assunta, alla presenza del sindaco Cinzia Negretti, una delegazione dell’Università Bocconi e il comandante della Polizia locale di Tremezzina che per primo, venerdì pomeriggio, è arrivato sul lungo della tragedia quando ormai per Luca non c’era ormai più nulla da fare.

Roberto Canali

Beatrice Raspa