GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Bernate Ticino, tuffi proibiti nel Naviglio Grande: multe salate

Nessuno rispetta i divieti

INCIVILTÀ Nessun rispetto per le regole: ci si tuffa dove non si dovrebbe farlo, rischiando  di farsi male, e si abbandonano rifiuti ovunque e di ogni genere sulle spiagge del fiume Ticino

INCIVILTÀ Nessun rispetto per le regole: ci si tuffa dove non si dovrebbe farlo, rischiando di farsi male, e si abbandonano rifiuti ovunque e di ogni genere sulle spiagge del fiume Ticino

Milano, 14 agosto 2018 - E' considerato il divieto che nessuno rispetta. Quello di balneazione nel Naviglio Grande. Eppure si rischia grosso. Una sanzione che, applicando il testo unico, va dai 21 si 500 euro. Quante multe sono state date sino ad oggi? Ben poche, probabilmente non arrivano al numero delle dita di una mano. In parecchi casi i trasgressori sono stati ammoniti mostrando loro il divieto in bella vista lungo le strade alzaie gestite dal Villoresi, senza conseguenze e senza che venga toccato il portafogli. Ieri, complice il temporale pomeridiano, non è accaduto nulla. Ma da un mese a questa parte bastava farsi un giro lungo la strada alzaia partendo da Castelletto di Cuggiono fino a Cassinetta di Lugagnano per rendersi conto di quanto poco questo divieto venga considerato. A Castelletto ci sono anche ragazzini giovanissimi che si tuffano dall’antico ponte. Sembra quasi una tradizione. Stesso discorso vale per Bernate e Boffalora, e così anche per Pontevecchio. A Bernate c’e’ addirittura chi si lancia dal ponte della Tav arrampicandosi fino al punto in cui passano i treni. A Robecco sul Naviglio saltuariamente i volontari delle guardie ambientali pattugliano la zona e svolgono attività di prevenzione raccomandando ai ragazzi di non tuffarsi perché è pericoloso. Tra Robecco e Cassinetta sono decine i ragazzi sorpresi a tuffarsi o a fare il bagno. Il problema più grosso è proprio quello della pericolosità.

Nel mese di giugno un uomo che cercava un po’ di refrigerio nelle acque del Naviglio Grande all’altezza di Bernate Ticino, ha perso la vita. Forse ha accusato un malore mentre era in acqua ed è stato trascinato dalla corrente. Inutili si sono rivelati i soccorsi e per lui non c’è stato niente da fare. Lo stesso discorso vale per il Ticino, dove il divieto di balneazione vige ormai da diversi anni. Recentemente un uomo è morto annegato a Turbigo. Era entrato in acqua perché si era accorto che la sua bambina era in difficoltà. Uno straniero, così come straniero era l’uomo che ha perso la vita nel Naviglio Grande. Sono loro, spesso, le vittime. Loro che conoscono ben poco delle insidie presenti nei due corsi d’acqua. Buche, mulinelli, corrente che cambia all’improvviso.