di Paolo Girotti
Alberi di cui ci si deve prendere cura, piante letteralmente “fasciate“ per impedire che la siccità di questo periodo, solo negli ultimi giorni interrotta da qualche precipitazione, ne metta a rischio la sopravvivenza: non solo le persone e gli animali, infatti, ma anche le piante risentono fortemente dei danni provocati dal calore estivo e Amga, che si occupa della gestione del verde cittadino, è dovuta entrare in azione. Il problema si verifica perché l’acqua evapora attraverso le foglie e, quando capitano periodi di prolungata siccità come quello che stiamo vivendo, le piante non hanno modo di ripristinare le riserve idriche.
Sono, dunque, a rischio di disseccamento, ma anche di quello stress fisiologico che espone gli alberi alla possibilità di essere preda degli insetti lignivori, come sta avvenendo per alcune conifere del Parco Castello, aggrediti dagli scolitidi, coleotteri di piccole dimensioni che provocano l’erosione e la riduzione della polpa lignea della pianta.
Partendo dalla consapevolezza di quanto sia prezioso il patrimonio arboreo per la capacità degli alberi di assorbire anidride carbonica e produrre ossigeno, favorire il risparmio energetico, depurare l’aria, abbellire il paesaggio e donare refrigerio, la squadra di Amga, che provvede alla cura e alla manutenzione del verde pubblico, è intervenuta in prima battuta a protezione dei sessanta giovani alberi messi recentemente a dimora nel parco Falcone-Borsellino.
"Non solo innaffiature localizzate – è l’intervento spiegato dai giardinieri – ma anche la fasciatura del tronco con bende di juta, fibra naturale completamente biodegradabile: in tal modo si va a proteggere la pianta dalla disidratazione, aiutando a conservare l’acqua all’interno del tronco". Per ora l’intervento è limitato al Parco Falcone-Borsellino ma altre azioni simili sono previste al Parco Castello.