Terrorizzavano i ragazzini, tutti in manette

Arrestato anche il quinto e ultimo rapinatore che faceva parte della banda che da dicembre ha derubato molti giovanissimi a Legnano.

Migration

di Christian Sormani

Aspettavano le proprie vittime fuori dai bar, per strada o fuori dai supermercati. Poi le minacciavano con coltelli e catene per rapinarle. La polizia di Legnano ha portato a termine una operazione durata mesi di indagini, dando volti e nomi a tutti i protagonisti della banda, tutti amici di origine nordafricana regolari sul territorio italiano. Erano state diverse le denunce presentate dalle vittime, anch’esse per la maggior parte di origine straniera e giovanissime. La banda era già stata sgominata dalla polizia legnanese il 15 maggio, giornata in cui era stata data esecuzione a quattro misure cautelari a carico di altrettanti soggetti. Mancava però il quinto componente del gruppo, un ventenne tunisino di Cerro Maggiore che era riuscito a fuggire dopo essersi reso protagonista di una rapina. In queste ultime ore l’uomo è stato arrestato al porto di Genova, mentre sbarcava da una nave. Ad arrestarlo ha pensato la polizia di frontiera marittima con la quale il commissariato di Legnano ha operato in queste settimane.

Si chiude così il cerchio del rapinatori che agivano in città ormai da mesi terrorizzando i giovanissimi. La banda era in azione da mesi: il primo dicembre ad essere rapinato era stato un sedicenne in via San Martino, derubato del portafogli da un 19enne marocchino. Lo stesso autore era anche stato indagato per la rapina di uno smartphone commessa il successivo 9 dicembre. Spesso agivano in gruppo, come nel caso della rapina avvenuta il 10 dicembre nella zona di largo Tosi. Ad essere presi di mira dalla gang erano stati due giovanissimi egiziani. Allora i protagonisti erano stati un pregiudicato ventenne marocchino di Legnano, un connazionale 27enne di Olgiate Olona e un 19enne di San Vittore Olona. Tre giorni dopo atti di teppismo in pieno centro ai danni del titolare di un bar, che si è ritrovato la banda all’interno dei locali. Qualche settimana dopo, il 21 dicembre, una rapina ai danni di un giovanissimo ucraino, fermato dal 20enne di Cerro con una catena in mano mentre stava uscendo da una bar di via Palestro. Nello stesso giorno un 18enne tunisino della banda aveva rapinato un italiano che stava uscendo dalla Galleria Cantoni, in pieno centro a Legnano.

A gennaio ancora un episodio di violenza e una rapina, questa volta nei confronti di un gruppo di pakistani, fermati nel parchetto di via Diaz e rapinati di soldi e cellulari da due componenti della banda. A gennaio un altro componente della banda aveva rapinato del cellulare un ragazzo in via Carducci. Il gruppo agiva anche all’interno dei pub della zona, come è avvenuto il 13 dicembre al titolare di un bar in piazza IV Novembre, in pieno centro. La banda questa volta però è rimasta sorpresa dalla reazione del titolare, che non si è fatto sorprendere. Qualcuno della banda aveva anche cercato di sfondare la vetrata dell’attività. La polizia aveva indagato due 19enni tunisini. Il modus operandi era sempre lo stesso: nel mirino ragazzini impauriti o persone sole, avvicinate con minacce più o meno eloquenti, oltre ad aggressioni fisiche e uso di catene o coltelli, per farsi consegnare contanti e cellulari. Nei guai sono finiti M.E., cittadino marocchino di 20 anni, e O.E.M., 19enne italiano ma di origine nord africana con una ordinanza di custodia cautelare. D.S., 27enne marocchino e B.A., 19enne tunisino, misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Infine l’ultimo della banda, T.O. ventenne tunisino.