PAOLO GIROTTI
Cronaca

Terminati restauro e recupero. La palazzina di via Venezia ritorna sede delle associazioni

A Legnano il sopralluogo degli Amministratori ha messo fine alla ristrutturazione. Svelata e conservata una pittura d’epoca.

La riconsegna alla città di uno spazio destinato alla comunità dove gli impianti sono stati resi più efficienti

La riconsegna alla città di uno spazio destinato alla comunità dove gli impianti sono stati resi più efficienti

La piacevole scoperta era stata la pittura decorativa nascosta da un controsoffitto a cassettoni che si è poi deciso di conservare e recuperare, in accordo con la Soprintendenza. Ora, a lavori finiti, resta la certezza che i circa mille metri quadrati della palazzina di via Venezia, completamente ristrutturata, potranno tornare presto a fare da sede alle associazioni. La palazzina è stata realizzata nel 1925 a opera dalla Società Italiana Ernesto De Angeli Frua, protagonista dell’industria tessile italiana, per accogliere i bambini dei dipendenti: per questo sulla facciata è stata recuperata la scritta originaria.

Il fabbricato è tutelato, il progetto autorizzato dalla Soprintendenza: negli anni Settanta l’edificio fu al centro di un progetto per adattare i locali a ospitare una scuola materna comunale, utilizzo mantenuto fino ai primi anni Duemila quando il servizio fu spostato nel nuovo edificio di via Pisa, mentre qui trovarono casa le associazioni. La riqualificazione, presentata ieri in un sopralluogo dagli amministratori legnanesi, riconsegna alla città un luogo di comunità che oggi sfrutta al meglio i propri spazi, come l’ambiente ex mensa aggiunto nel 1975, diventato ora sala conferenze da un centinaio di posti che consuma meno grazie alla riqualificazione energetica ed è più efficiente e sicuro grazie al rinnovamento degli impianti.

Le pitture venute alla luce su uno dei soffitti sono state oggetto di verifiche: la scorsa settimana gli uffici comunali hanno ricevuto l’approvazione del progetto esecutivo del restauro e si è potuto partire con la procedura di affidamento. Il quadro economico è di un milione e 495mila euro, di cui 945mila finanziati col Pnrr e il resto dal Comune. L’immobile sarà concesso all’Associazione Italiana Arbitri (AIA); Auser (Ticino Olona, Banca del tempo, Filo Rosa, Insieme ballando), Filo d’Arianna e Radice Timbrica.

Paolo Girotti