Superstrada Vigevano-Malpensa, costi lievitati di oltre 100 milioni

I comitati No Tang: "Il commissario Mucilli non ha risposto alle contestazioni tecniche e Anas non ha considerato le alternative"

Una raccolta firme contro la superstrada Contro la superstrada Vigevano-Malpensa

Una raccolta firme contro la superstrada Contro la superstrada Vigevano-Malpensa

Abbiategrasso (Milano) - Oltre 100 milioni di euro. A tanto ammonta l’impennata nei costi della superstrada Vigevano-Malpensa, almeno stando al progetto presentato dal commissario straordinario Eutimio Mucilli durante la conferenza dei servizi organizzata coinvolgendo gli enti interessati: Comuni, Parchi e Città Metropolitana.

Un +50% rispetto a quanto era stato pronosticato in passato che ha contribuito a far insorgere i comitati No Tangenziale e alcune parti politiche, da sempre contrarie al progetto per l’impatto economico (lievitato fino a circa 320 milioni di euro) e ambientale che avrebbe sul territorio. Posizione che, è bene ricordarlo, non viene condivisa dalla maggior parte delle Amministrazioni comunali interessate, favorevoli sono infatti Vigevano, Magenta, Abbiategrasso, Robecco sul Naviglio e Ozzero, più Boffalora sopra Ticino tutt’ora titubante a causa di alcune soluzioni viabilistiche.

"Il commissario non ha risposto alle numerose contestazioni tecniche sia generali che puntuali presentate dalla Città Metropolitana di Milano, dai Comuni di Cassinetta di Lugagnano, di Albairate e di Boffalora, del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano", hanno sottolineato i Comitati No Tang in una nota. Mentre "Anas non ha preso in alcuna considerazione le proposte tecniche alternative presentate da un larghissimo fronte di enti pubblici, associazioni agricole di categoria, associazioni ambientaliste e comitati di cittadini che da sempre chiedono il raddoppio della linea ferroviaria Milano-Mortara (in parte già finanziato, ndr) e la riqualificazione delle strade esistenti".

Commenti fortemente negativi rispetto a quanto emerso dalla conferenza dei servizi erano arrivati anche dal fronte del Movimento 5 Stelle, e in particolare dai consigliere regionali uscenti Massimo De Rosa e Simone Verni: "I progetti sostenibili e rispettosi del territorio, dell’ambiente e delle attività produttive sono stati tutti cestinati - hanno dichiarato i consiglieri - Improvvisamente sono stati trovati 100 milioni di euro in più per coprire i costi nel frattempo lievitati, da aggiungere ai duecento già preventivati. Per le colate di cemento in Regione Lombardia i soldi non mancano mai".