Superstrada Vigevano-Malpensa, l'assist di Fontana

Dopo lo stop imposto dal Tar il presidente della Lombardia conferma la volontà regionale di veder realizzata l'opera

Fontana col sindaco di Robecco Barni

Fontana col sindaco di Robecco Barni

Robecco sul Naviglio  (Milano), 16 febbraio 2020. «Da Regione Lombardia arriva un sostegno incondizionato alla superstrada, che è stata inserita tra le opere strategiche in vista delle Olimpiadi». Lo ha spiegato il governatore Attilio Fontana, presente ieri mattina a Robecco insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture, Claudia Maria Terzi, e ai sindaci che stanno lottando per ottenere l’opera. Un incontro dall’alto valore istituzionale, voluto dal fronte dei favorevoli alla Vigevano-Malpensa per serrare le fila dopo il passo falso al Tar, che ha annullato la delibera Cipe di finanziamento – pari a circa 220 milioni di euro – a causa dell’assenza della Valutazione di impatto ambientale (Via) sull’ultimo progetto. Un dettaglio sul quale ha insistito lo stesso Fontana: «Il Tar ha accolto solo il ricorso di carattere formale; basti pensare che la Via era stata fatta su un progetto più complicato di quello poi approvato. Negli ultimi mesi abbiamo incontrato due volte il ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli, a settembre e a gennaio, insistendo per avere i cantieri. Mi sono indispettito quando ho visto che i lavori per la strada non partivano. Come Regione chiederemo di eliminare il vizio formale e di tornare al Cipe». 

Le tempistiche? L’obiettivo (chiaro anche se non dichiarato) del fronte per il “sì“ è quello di ripresentarsi davanti al Cipe entro un anno da oggi. Salvo nuove complicazioni di carattere tecnico o politico. Che non sono comunque da escludere. «Il ministero delle Infrastrutture e quello dell’Ambiente hanno due posizioni diverse rispetto a una stessa procedura, anche se so che può sembrare incredibile – ha spiegato l’assessore regionale Terzi -: è una tipica situazione all’italiana. Posso assicurare che la superstrada Vigevano-Malpensa è uno tra gli argomenti più discussi tra noi e il ministero. In ogni caso la sentenza non interviene su atti politici di Regione Lombardia, che anzi vengono confermati». A questo proposito, la Regione non presenterà ricorso perché non figura tra i condannati ma pare da escludere anche l’ipotesi che sia il ministero a impugnare la sentenza: sarebbe molto più complicato che riprendere l’iter da dove si è arrestato. Insomma, la palla adesso passa a Roma, dove si dovrà trovare la quadra in merito alle problematiche di carattere tecnico che hanno fermato la superstrada. A fare gli onori di casa durante l’incontro il sindaco di Robecco, Fortunata Barni, con i colleghi dei comuni di Abbiategrasso, Magenta, Vigevano e Ozzero.

Quindi altri rappresentanti politici di livello regionale e nazionale come i deputati leghisti Massimo Garavaglia e Marco Maggioni («Il ministro si è sempre detto favorevole all’opera», ha sottolineato quest’ultimo); oltre a Luca del Gobbo. Con loro anche il patron della storica azienda Bcs Fabrizio Castoldi, il quale ha portato i saluti di Assolombarda, dove ricopre la carica di consigliere: «L’associazione è estremamente favorevole all’opera in un territorio che negli ultimi dieci anni ha perso il 30% delle sue industrie anche per la carenza di infrastrutture – ha detto Castoldi -. Ma non è solo una questione di sviluppo: uno studio ha dimostrato che nei paesi dove il traffico è stato eliminato dalla realizzazione della Magenta-Malpensa l’inquinamento si è ridotto del 60%». Ultima nota: tra i presenti nessuno pare aver accolto l’invito lanciato dal fronte dei contrari all’indomani della sentenza, per sedersi a un tavolo e studiare una proposta alternativa al progetto Anas.