Stupro Rimini, lombardi aggrediti: tante ipotesi, nessuna certezza

La coppia di Legnano chiamata a visionare le foto dei sospetti. Ma tramonta la pista investigativa di una analogia con la terribile vicenda dei due turisti polacchi

Carabinieri a Rimini (LaPresse)

Carabinieri a Rimini (LaPresse)

Legnano, 1° settembre 2017 - Tante analogie, ma probabilmente carnefici diversi. Gli inquirenti hanno sentito sia mercoledì che ieri la coppia di turisti legnanesi che lo scorso 12 agosto furono aggrediti a Miramare da alcuni nordafricani. Una aggressione che ha ricordato a tutti, quella avvenuta qualche giorno più tardi nei confronti di due giovani polacchi che si erano appartati in spiaggia. La coppia originaria del Varesotto, ma trasferitasi a Legnano da qualche tempo, è già stata sentita in questura a Legnano, ma la polizia sulla vicenda tiene però il massimo riserbo. La cerchia attorno agli aggressori si stringe sempre di più, ma le vicende potrebbe non essere collegate.

Ai due legnanesi, 32 anni lui e 30 la compagna, sono state mostrate le foto dei quattro aggressori che gli investigatori di Rimini avevano già mostrato alla trans peruviana e ai due turisti polacchi aggrediti lo scorso fine settimana. La transessuale ha compiuto il riconoscimento formale dei volti dei quattro stupratori, già comunque identificati senza dubbi nei giorni scorsi. La ragazza polacca avrebbe invece mostrato qualche titubanza. L’amico che era con lei, che il branco ha picchiato e derubato, ne avrebbe riconosciuti con certezza almeno due. La coppia di legnanesi invece non avrebbe riconosciuto nello stesso gruppo mostrato alle altre vittime le persone che li hanno aggrediti lo scorso 12 agosto.

Le immagini che gli investigatori hanno mostrato alle vittime sono quelle delle telecamere di sorveglianza della zona vicina al Bagno 130, ‘Chiara’, di Miramare. Immagini piuttosto nitide che mostrano i visi dei quattro uomini e anche il profilo degli stessi. Ma alla coppia sono state mostrate con tutta probabilità anche altre fotografie segnaletiche di persone già note alle forze dell’ordine presenti in zona e con precedenti specifici.

Sono ore decisive quindi per l’indagine. La gang che ha violentato e rapinato i due turisti polacchi potrebbe essere stato protagonista anche di un’altra aggressione ai danni di due fidanzati austriaci, avvicinati sempre vicino al bagno 130 di Miramare ed accerchiati da tre o quattro persone che hanno cercato di rubare a lui il portafogli e di abusare della fidanzata. I due erano poi scappati raggiungendo un chiosco di kebab in viale Marconi e raccontando l’accaduto. La vicenda quindi si arricchisce di una nuova inchiesta, allargando la cerchia dei nord africani violenti presenti a Miramare ed entrati in azione ai danni dei turisti.