Corbetta (Milano), 5 maggio 2018 - All'istituto Ipsia Mainardi di Corbetta le giornate di studio sono riprese tranquillamente dopo il fatto di cronaca avvenuto lo scorso 21 aprile durante una gita di classe a Napoli. Quando una diciassettenne, studentessa di terza Odontotecnici, ha fumato uno spinello per poi sentirsi male e cadere dalla finestra al primo piano dell’hotel Diamond di piazza Guglielmo Pepe a Napoli. Si era appoggiata a quella finestra perché sveva capito che cominciava a sentirsi male. Una caduta da due o tre metri che le ha causato la frattura del bacino. Operata, la giovane se la caverà. Ieri c’era la fila fuori dallo studio del professor Maurizio Salvati, collaboratore del dirigente scolastico dell’istituto Ipsia Mainardi. Scuola situata nel pieno centro di
«È andata bene – commenta Salvati –. È stata operata al Niguarda e tutto è filato per il meglio». Chi è la ragazza coinvolta in questo incidente? Salvati afferma: «Una studentessa modello. Una ragazza che eccelle negli studi. Era sicuramente alla sua prima esperienza con la marijuana. Quando i ragazzi fanno branco può succedere di tutto. Presi singolarmente sono un’altra cosa, ma in gruppo si trasformano. E lei ha provato perché tutti volevano provare. Quando sei nel branco non ti tiri indietro». Il professore è convinto di una cosa. Quello che è successo ha mosso le coscienze dei ragazzi. La gita era andata benissimo fino all’ultima notte. Poi l’incidente. La marijuana è considerata come una droga leggera che non provoca danni. Che rilassa e fa sembrare che il tempo scorra più lentamente. Ma non è così. Oggi la vendono mischiata ad altre sostanze che possono avere effetti gravissimi. La si compra come niente. Come ha fatto qualcuno della comitiva a Napoli. Il professor Mainardi dice che sicuramente non è stata portata da Corbetta. «A scuola trattiamo spesso l’argomento degli stupefacenti – continua – parliamo degli effetti negativi che l’uso di sostanze può comportare. E continueremo a parlarne»