StraMagenta: dieci chilometri di polemiche

La classica della corsa vedrà il 7 febbraio partire un massimo di 900 atleti, ma la Lombardia sarà ancora in zona rossa

Un'edizione passata della StraMagenta

Un'edizione passata della StraMagenta

Magenta (Milano), 21 gennaio 2021 - Polemiche sulla possibilità che il 7 febbraio si corra la classica StraMagenta, corsa su strada Fidal sulla distanza di 10 chilometri. L’ufficialità è stata data l’altro giorno, anche se il sindaco Chiara Calati ieri ha lasciato aperto uno spiraglio che potrebbe impedire lo svolgimento della competizione: «Stiamo valutando il sussistere o meno delle condizioni per farla», ha detto. Ad oggi la Lombardia è in zona rossa e un po’ tutte le attività stanno subendo restrizioni enormi. Agli occhi della stragrande maggioranza dei magentini è sembrata un’assurdità pensare di organizzare un evento di tale portata, pur con la garanzia di tutte le disposizioni anti covid del caso. 

L’assessore allo Sport Luca Aloi ha sposato immediatamente la possibilità di un ritorno allo sport: «La StraMagenta è diventata con fatica una gara riconosciuta a livello nazionale con atleti di primo livello che ci corrono, è un fiore all’occhiello per Magenta, per il suo nome e il suo brand. Se a Magenta ci fossero anche più associazioni di interesse nazionale le farei giocare e darei loro qualsiasi spazio pur di consentire lo svolgimento in sicurezza della attività».

L’organizzatore Davide Daccò, in un primo comunicato, ha stabilito la possibilità di partecipare alla gara solo ai tesserati Fidal (nelle scorse edizioni era ammessa la partecipazione anche ai non tesserati, in qualità di non competitivi) fino ad un massimo di 900 atleti. Con partenze scaglionate a seconda dei record personali sulla distanza. Oltre all’applicazione dei rigidi protocolli stabiliti dalla Federazione Italiana di Atletica Leggera che prevede la possibilità di organizzare gare a livello nazionale (come la StraMagenta, appunto) che permettono l’arrivo in città anche ad atleti provenienti da fuori regione muniti di autodichiarazione. Ma questo non è certo bastato per placare l’ira di quanti vedono un deciso controsenso tra l’organizzare una corsa aperta a centinaia di persone e la situazione sanitaria di certo non tranquilla.

A schierarsi apertamente dalla parte di coloro che non correranno la StraMagenta ci sono anche moltissimi runner che preferiscono attendere tempi migliori piuttosto che azzardare la partecipazione all’evento in un periodo delicato come questo. Anche l’ex assessore e oggi consigliere di minoranza Enzo Salvaggio ha detto che non vi parteciperà, nemmeno se fosse nelle condizioni di farlo. «Ad oggi – ha detto Salvaggio – non sappiamo neppure se e come si svolgerà la Fiera di San Biagio, prevista sempre in quei giorni. Un’alternativa per vivere questa gara potrebbe essere invitare tutti i runner a postare i risultati della propria corsa individuale sul territorio...».