Abbiategrasso, raddoppio ferroviario: salta la Milano-Mortara

L’intervento era atteso da 20mila pendolari, la rabbia di studenti e lavoratori "La Regione ci ha preso in giro". Ma dal Pirellone frenano: l’opera è prevista

Un tratto della linea ferroviaria Milano-Mortara

Un tratto della linea ferroviaria Milano-Mortara

Abbiategrasso (Milano) -  Quasi ventimila pendolari lo attendevano. E speravano. Invece il raddoppio ferroviario della Milano-Mortara per l’ennesima volta non è stato inserito nel piano commerciale di Rete ferroviaria italiana (Rfi). Questo nonostante le rassicurazioni arrivate lo scorso 15 dicembre dall’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Maria Terzi, la quale aveva dichiarato di aver inviato formale richiesta per inserire l’opera nel documento con vista sul 2024. Ma il piano definitivo è stato pubblicato in questi giorni e dell’agognato raddoppio - in grado di risolvere gran parte dei problemi che affliggono ogni giorno i viaggiatori - non c’è traccia. Insomma, un altro anno è stato perso; nel frattempo scambi ferroviari e treni continuano a rompersi, mentre capita che un passaggio a livello resti pericolosamente sollevato a metà, come accaduto ad Abbiategrasso.

L’Associazione MiMoAl ha diramato un durissimo comunicato dove parla di una "presa in giro da parte di Regione Lombardia": "Di certo non è colpa di Rfi, perché l’Ingegner Gentile (amministratore delegato di Rfi, ndr) aveva quasi pregato la Regione di inviare formale richiesta per poter dare il via alla riprogettazione dell’opera – ha tuonato l’associazione –. Con molta amarezza vogliamo comunicare ai 20mila pendolari della linea Milano-Mortara-Alessandria che il raddoppio ferroviario Albairate-Mortara non verrà programmato e che la linea rimarrà quella che è: una delle peggiori della Lombardia e di tutta Italia".

Una prima risposta all’attacco lanciato dei pendolari è arrivata dal Comune di Vigevano - dello stesso colore politico della maggioranza al Pirellone - che ha diffuso una nota dopo essersi confrontato con l’assessorato regionale ai Trasporti: "La Regione evidenzia che il Piano Commerciale è un documento puramente divulgativo e che lo strumento principale di programmazione degli interventi è il "Contratto di programma Rfi-Mit" – si legge nel comunicato -. Il raddoppio della linea è presente nel Contratto di programma, con riferimento al progetto del 2006, con iter autorizzativo "bloccato".

Regione Lombardia sta lavorando con il Mit per attivare la project review della vecchia soluzione con interramento". Una risposta che il presidente della MiMoAl, Franco Aggio, ha definito "vergognosa": "Sono solo chiacchiere. Rfi ha implorato la Regione di chiedere la revisione del progetto per sbloccare l’iter (si parla del 29 ottobre scorso, ndr): se è stata presentata ci facciano vedere gli atti formali. È ormai evidente che nel Contratto di programma ci sono opere di serie A e opere di serie C. Come il nostro raddoppio".