Legnano, lo stadio Mari ha cento anni e non fa nulla per nasconderli

Muri scrostati, cavi in mostra scritte di ogni genere lungo il perimetro. Un brutto biglietto da visita per il luogo che fra due mesi ospiterà il Palio

Muri scrostati da anni e scritte che nessuno rimuove: uno scenario demoralizzante

Muri scrostati da anni e scritte che nessuno rimuove: uno scenario demoralizzante

Legnano - Ha compiuto cent’anni solo pochi mesi fa, nell’ottobre dello scorso anno, e c’è da dire che almeno in parte li dimostra davvero tutti: le scritte vergate con lo spray sono ovunque, i muri sono scrostati, con ampie zone riparate alla bell’e meglio e ci sono cavi non ben identificati che penzolano dalla copertura, il tutto in corrispondenza dell’ingresso principale della tribuna centrale. È questa la situazione in cui versa ormai da anni lo stadio Mari di Legnano, quel luogo che a tutti gli effetti costituisce il primo biglietto da visita per chi, in occasione del Palio, arriva in città per seguire la principale manifestazione cittadina all’ultima domenica di maggio. Avevamo segnalato già anni fa questa situazione che certo non rende onore alla città, ma anno dopo anno nulla è cambiato e, semmai, le scritte si sono moltiplicate, stratificandosi sulla facciata di via Piscane, dove chi transita quasi non fa più caso alle condizioni generali, dando ormai per acquisita questa immagine trasandata della struttura.

Eppure, anche senza dover attendere la domenica del Palio, questa è anche la casa del Legnano Calcio e meriterebbe ben altro trattamento durante tutto l’anno. In occasione della presentazione avvenuta solo qualche settimana fa dei nuovi vertici della Fondazione Palio, realtà che d’ora in poi sarà chiamata a gestire il futuro della manifestazione, c’è stato chi si è appellato alla necessità di trovare nuovi spazi, più consoni per la pista ippica che ospita l’ultimo atto del Palio cittadino: un tema che riemerge come un fiume carsico nella storia recente e non solo della manifestazione, ma che, se anche si dovesse decidere di agire, ha tempi piuttosto lunghi per poter giungere a una soluzione finale.

Per il momento e traguardando le attese alla sola ultima domenica di maggio, sarebbe forse il caso di entrare in azione senza attendere oltre: potrebbe infatti essere sufficiente dare una mano di vernice al vecchio Mari per risolvere, seppur temporaneamente, uno scempio estetico sotto gli occhi di tutti e fornire a chi viene da fuori un’immagine diversa della manifestazione e della città. Il 2 ottobre del 1921 furono una competizione di atletica leggera e poi un incontro di prima divisione tra Legnano e Inter, stravinta dai padroni di casa per 6 a 0, a inaugurare l’impianto: se si vuole dare ancora qualche anno di gloria al vecchio Mari, tanto vale procedere con un lifting capace di salvare quanto meno le apparenze e cancellare le rughe frutto, in questo caso, dell’incuria.