I divieti chiudono la "spiaggia" di Robecco sul Naviglio

Rischio assembramenti e pericoli: non ci si potrà più sdraiare a prendere il sole sull’imbarcadero

L'approdo lungo il Naviglio Grande ora è chiuso al pubblico

L'approdo lungo il Naviglio Grande ora è chiuso al pubblico

Robecco sul Naviglio (Milano), 6 luglio 2020 - Addio alla spiaggia di Robecco sul Naviglio. Da domenica è vietato distendersi lungo l’imbarcadero a prendere il sole, come era d’abitudine fare specialmente fra decine di ragazze e ragazzi che soprattutto la domenica prendevano d’assalto l’area di via Ripa Naviglio appena sotto il ponte pedonale. Regole più stringenti anche per i ciclisti. Il tratto di circa 400 metri dal ponte sulla Statale 526 al vecchio ponte degli scalini potrà essere percorso soltanto con la bicicletta a mano. Come hanno preso le migliaia di frequentatori di via Ripa Naviglio questi nuovi divieti? Ieri i controlli da parte dei volontari hanno dato tutto sommato esito positivo. Nessun ciclista si è lamentato, limitandosi a chiedere spiegazioni sulle motivazioni.

Alla base di tutto esistono motivi di sicurezza. Spesso chi entra in via Ripa Naviglio - soprattutto i ciclisti con la bicicletta da corsa - lo fa a velocità sostenuta rischiando di investire qualcuno. Come è accaduto parecchie volte. Lungo via Ripa Naviglio ci sono anche dei locali pubblici, con i frequentatori che entrano ed escono trovandosi subito sulla strada e non raramente vengono sfiorati dagli stessi ciclisti. "Sono d’accordo con queste disposizioni – commentava una ragazza in bicicletta che arrivava da Sesto Calende –. Noi ciclisti dobbiamo comportarci in maniera corretta, altrimenti rischiamo che ci chiudano per sempre la possibilità di utilizzare queste strade". Chi la pensa diversamente è l’ex ciclista professionista robecchese Andrea Noè che sulla sua pagina Facebook sbotta: "Quando non sono in grado di controllare si mettono divieti. Bye Bye Robecco".

Diverso il divieto di sdraiarsi lungo l’imbarcadero a prendere il sole. La polizia locale ha delimitato con del nastro le vie di accesso. Già la domenica precedente erano vietati gli assembramenti, ma dall’altro giorno si è deciso di vietare del tutto quella che era soprannominata la spiaggetta robecchese. Motivi legati al divieto di assembramento, ma anche per il decoro. Non si tratta di una spiaggia libera, ma di una zona di pregio storico tra ville antiche. A far rispettare i divieti ci saranno dei volontari con pettorina, oltre alla polizia locale. "La sicurezza e il decoro devono venire prima di ogni cosa – ha sottolineato un passante –. Non mi piaceva assistere allo spettacolo di gruppi di giovani stesi a prendere il sole. Alcuni, inevitabilmente, si lasciavano prendere dall’apparenza delle acque limpide del Naviglio Grande e non esitavano a tuffarsi, con tutti i pericoli che ne conseguono".