Spaccate nei negozi, preso il responsabile

Ha 21 anni il ragazzo accusato di aver compiuto furti e danni in sette esercizi commerciali. Nel frattempo era stato arrestato a Milano

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di Paolo Girotti

Lo hanno infine rintracciato in tribunale a Milano, dove era stato da poco giudicato per un furto con destrezza compiuto a Milano: è lì che gli agenti del commissariato di Legnano hanno sottoposto a fermo, convalidato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Busto Arsizio, S.M., cittadino algerino di 21 anni ritenuto responsabile della “spaccate“ e degli atti di danneggiamento e furto che avevano interessato ben sette vetrine di altrettanti negozi del centro di Legnano nella prima mattinata di Pasquetta.

Al fermo si è giunti dopo le indagine condotte dal personale del commissariato di Legnano, coordinate dal vice questore Ilenia Romano e dalla Procura di Busto Arsizio con la collaborazione della polizia locale del Comune di Legnano.

Il 21enne sottoposto a fermo risulta irregolare sul territorio, con svariati alias e pluripregiudicato con precedenti specifici: lil ragazzo risulta coinvolto in uguali attività delittuose compiute in altre città.

L’attività di indagine è iniziata nella stessa mattinata del 18 aprile dopo gli interventi della volante del commissariato di Legnano nei pressi di due tra i negozi presi di mira: Maxmai shopping e Carimati arredamenti, in pieno centro cittadino.

Gli uomini del commissariato avevano subito dopo appreso da personale della polizia locale di Legnano che tra le 6 e le 7 del mattino altri cinque negozi erano stati oggetto di altrettanti danneggiamenti e furti.

Messi insieme tutti i tasselli, i poliziotti hanno ricostruito la vicenda e individuato il responsabile, che nel frattempo era stato arrestato a Milano per un furto con destrezza. Gli investigatori non hanno fatto altro che recarsi al tribunale di Milano in occasione della direttissima per procedere al fermo di S.M. al termine del giudizio, dando esecuzione anche al fermo per i reati commessi a Legnano al Maxmai Shopping. Sono ancora in corso indagini per attribuire a S.M. i reati commessi negli altri esercizi commerciali.