Rifiuti, nasce la società: è guerra fra Comuni

Il Consorzio evolve in azienda, come previsto dalla legge. La Giunta di Albairate dice no e in assemblea volano già gli insulti

raccolta rifiuti

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Albairate, 27 luglio 2021 - Un passo storico per il Consorzio che cura la raccolta dei rifiuti in venti Comuni del territorio. Con un solo dubbio per il futuro, legato a uno dei fondatori: Albairate, ancora oggi sede dell’ente e con tutta probabilità destinata a un addio non privo di strascichi polemici. Nei giorni scorsi l’Assemblea dei Comuni consorziati ha deliberato la trasformazione dell’azienda in Società mista pubblico-privato, dando mandato al consiglio d’amministrazione e alla direzione di avviare la gara d’appalto che assegnerà il 30% delle quote a un privato, anche con l’obiettivo di migliorare il più possibile il costoso servizio di smaltimento dei rifiuti.

Un percorso peraltro dettato dalla legge, iniziato un anno e mezzo fa e destinato a lasciare per strada un pezzo importante del Consorzio. Il Consiglio comunale di Albairate, infatti, è stato l’unico – Castano Primo non si è ancora pronunciato – a deliberare contro l’operazione, sancendo di fatto il primo passo ufficiale per l’uscita dall’ente. Una decisione che ha lasciato di stucco (e irritato non poco) gli stessi vertici del Consorzio. In attesa di ulteriori passaggi non si può escludere che volino gli stracci, come ha spiegato il presidente dell’Assemblea dei Comuni consorziati, nonché sindaco di Morimondo, Marco Marelli. "Quando un socio lasc ia si deve portare a casa la sua parte – ha sottolineato – Parlo ad esempio di eventuali crediti insoluti. Se sistemeremo tutto in maniera tranquilla, si potrebbero evitare gli strascichi legali ma dipenderà molto da Albairate. Io spero che la questione si risolva per il meglio ".

Marelli ha evidenziato in una nota quali saranno i cardini della rivoluzione preparata dal Consorzio e quali i punti saldi, a cominciare dal modello di governance attuale: controllo da parte dei Comuni e rapporto tra loro immutato. E poi? "Il mantenimento della professionalità e delle competenze specialistiche maturate in oltre vent’anni di attività di gestione integrata del ciclo dei rifiuti; l’ottenimento di significative economie di scala, a fronte dell’estensione e del miglioramento dei servizi offerti agli utenti e alla stabilizzazione della gestione dei flussi dei rifiuti, nell’ottica riconducibile anche ai principi dell’economia circolare".