Giunta decapitata a Legnano, intercettazioni choc: Nomine? "Tu metti i tuoi, lui i suoi"

L’inchiesta che ha decapitato la giunta della città del Carroccio Al telefono i bandi pilotati: «Prestazioni? Il prezzo su misura»

Gli inquirenti all'uscita da palazzo Malinverni

Gli inquirenti all'uscita da palazzo Malinverni

Legnano (Milano), 17 maggio 2019  - Un palazzo che “appaltava” poltrone all’interno come all’esterno, in partecipate e uffici comunali purché fossero “amici e conoscenti” a poggiare le loro mani su braccioli “manovrabili”. In questo si sarebbe trasformato da due anni a questa parte il municipio di Legnano, secondo quanto emerso dall’inchiesta della Procura di Busto Arsizio che ha portato ieri all’arresto del sindaco Gianbattista Fratus, del vicesindaco Maurizio Cozzi e dell’assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini. Nel mirino degli inquirenti tre posizioni apicali, quella dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune, di direttore generale di Amga Legnano e di consulente per Euro.pa Service srl. Il sindaco Fratus, ai domiciliari come Lazzarini (Cozzi è in carcere), è indagato anche per corruzione elettorale relativamente alla nomina nel cda di Amga di Martina Guidi, in cambio dell’appoggio al ballottagio del padre Luciano, candidato alle passate amministrative per la lista Alternativa Popolare. Cozzi in collaborazione con Mirko Di Matteo, direttore generale di Euro.pa, avrebbe alterato il meccanismo di gara per la sua posizione in favore di un commercialista fidato, il quale però rifiutò l’incarico. «Domani, se tu vai sul sito, fanno uscire il bando per la manifestazione di interesse», dice Cozzi, intercettato, all’amico professionista, «una serie di prestazioni dove tu fai il prezzo». Di fronte alle perplessità per i requisiti contenuti nel bando, «segretamente Cozzi, al fine di favorire l’aggiudicazione convince Di Matteo a modificare le clausole del bando».

Per la selezione del direttore generale della società Amga Legnano spa (ancora in corso), «sapendo delle dimissioni date da Lorenzo Fommei», «precedentemente dg della municipalizzata», i tre principali indagati «si attivavano per trovare un sostituto, con Paolo Pagani, ex dg di Amga, Catry Ostinelli e Massimilano Roveda». Lazzarini, intercettata mentre parla con Ostinelli, precisa: «Voglio decidere io chi c’è nella commissione», poi continua «te ne metti due dei tuoi, perché lui avrà messo tutta gente che appoggia lui». Sulla nomina del dirigente per lo sviluppo organizzativo del Comune, Enrico Barbarese, Cozzi intercettato parla con Lazzarini: «Fratus, e gli ha detto se in via riservata se c’ha qualcuno che possa fare il direttore», ma «Paolo Pagani, cioè come fa a trovarlo?». Cozzi: «L’unico problema che ha... non ho capito se è presidente o commissario del cda di una società che sta chiudendo il concordato». Per tentare di far ottenere la posizione a Berberese, nonostante la sua incompatibilità dovuta ad altra carica, gli indagati avrebbero accorciato i termini del bando a 14 giorni, invece dei 31 previsti.