Sfregiato dall'ex con l'acido: operazione per uscire dall’incubo

Primo intervento per Giuseppe Morgante

L’aggressione è stata compiuta da Sara Del Mastro

L’aggressione è stata compiuta da Sara Del Mastro

Legnano (Milano), 13 maggio 2019 - Giuseppe Morgante si avvicina con speranza e un pizzico di ottimismo in più all’intervento chirurgico cui sarà sottoposto oggi all’ospedale Niguarda di Milano. Le sue condizioni fisiche stanno infatti migliorando rispetto a cinque giorni fa, ovvero all’indomani dell’aggressione con l’acido. Oggi si svolgerà la prima operazione chirurgica, nella quale i medici cercheranno di migliorare le condizioni di collo e volto, dove il giovane ha riportato le lesioni più importanti. L’uomo, infatti, deve fare i conti con le conseguenze, che sono spesso devastanti, di numerose ustioni da acido.

Il trentenne, residente nel rione Mazzafame di Legnano, martedì sera intorno alle 21.30 è stato assalito da Sara Del Mastro, 38enne legnanese con cui aveva intrapreso tempo prima una conoscenza durata un solo mese. Un mese al termine del quale, secondo la donna, lui si sarebbe comportato in modo inaccettabile tanto da «meritare» una vera persecuzione.

La donna lo ha quindi tormentato per circa sei mesi, seguendolo ovunque, minacciando lui, la sua famiglia - a metà aprile, dopo essere stata sorpresa a tagliare le gomme dell’auto di Giuseppe Morgante, aveva puntato un coltello alla gola del fratello del giovane - e le ragazze che con lui avevano avviato una conoscenza; oltre a e bombardarlo di telefonate. Secondo il racconto di Morgante e di alcuni famigliari, la trentottenne madre di una bambina sarebbe arrivata a fargli persino 800 telefonate in un giorno. Morgante l’aveva denunciata alle forze dell’ordine, ma questo non era bastato: martedì ecco l’epilogo della vicenda, con l’aggressione da parte di Sara Del Mastro, la quale avrebbe teso un agguato a Giuseppe Morgante e lo avrebbe poi assalito lanciandogli dell’acido solforico in pieno volto. Proprio poco prima dell’aggressione, il trentenne in un video realizzato sotto casa propria con il telefono cellulare aveva espresso tutta la propria preoccupazione: «È passata ancora? Non è che mi butta addosso l’acido? Dovrei chiamare il maresciallo, ma cosa gli dico?».

Anche dai social network emergono dettagli inquietanti: pochi giorni prima di essere denunciata, la donna aveva chiesto aiuto a un gruppo di hacker per recuperare una password. Evidentemente non di sua proprietà. Intanto i legali di Sara Del Mastro aspettano il pronunciamento del giudice per le indagini preliminari e in base a quello che emergerà si valuterà il da farsi. All’orizzonte c’è una perizia psichiatrica a cui la donna, probabilmente verrà sottoposta. Come conferma Sandro Cannalire, avvocato della trentottenne, questi sono giorni di particolare attesa. Molto dipenderà da quanto deciderà il gip. Quella che inizia oggi sarà una settimana particolarmente decisiva tanto per Giuseppe Morgante quanto per Sara Del Mastro, mentre le loro famiglie attendono con trepidazione i verdetti di questi giorni.