Il seminarista orco di Cuggiono patteggia a due anni per gli abusi su una 15enne

Vittima e carnefice si erano conosciuti in oratorio. Lui le mandava foto hard, la ragazza era finita in ospedale

L'oratorio di Cuggiono

L'oratorio di Cuggiono

Cuggiono (Milano), 15 febbraio 2022 - Due anni di reclusione e un risarcimento alla famiglia. Si chiude col patteggiamento la dolorosa vicenda del seminarista pedofilo di Cuggiono. Una storia nata all'oratorio del paese, dove vittima, allora quindicenne, e carnefice si erano conosciuti. La giovane sarebbe ancora scossa dalla vicenda, tanto che non si sarebbe neppure sottoposta all’incidente probatorio richiesto dalla procura. L'uomo all'epoca faceva l'aiuto del parroco del paese e frequentava il secondo anno di teologia al seminario arcivescovile di Venegono inferiore.

Davanti ai giudici il prete mancato, oggi operaio e lontano dalla chiesa, in sede di interrogatorio di garanzia, aveva parlato di relazione affettiva e di essersi innamorato della ragazza. Ma dall'inchiesta è emerso altro, compreso l'invio di messaggi e immagini hard alla ragazzina minorenne, facendo anche emergere ipotesi di abusi sessuali a carico del seminarista. Una volta aperta l'inchiesta il parroco aveva sospeso l’educatore, facendo in modo che la diocesi provvedesse a interrompere il percorso formativo del giovane in seminario. L'uomo ha ottenuto il benestare da parte del giudice dell’udienza preliminare di Milano, Sara Cipolla, alla richiesta di patteggiamento a due anni di reclusione, con il beneficio della sospensione condizionale della pena, pagando il risarcimento ai familiari della studentessa per abusi. La scoperta delle violenze e degli abusi è avvenuta dopo che la 15enne è finita in ospedale, rimanendo ricoverata per parecchie settimane a causa delle gravi conseguenze psicologiche e fisiche.