Scadenza 'dimenticata', Legnano perde i fondi per adeguare le scuole dopo il coronavirus

Nessuna domanda per i contributi dal Governo è stata inoltrata dal Comune: a Legnano sarebbero toccati 140mila euro

Una scuola di Legnano

Una scuola di Legnano

Legnano (Milano), 3 luglio 2020 - Non si tratta di un milione e 800mila euro come qualcuno, lanciando l’allarme, aveva voluto sottolineare ma una cosa è certa: la mancata partecipazione alla ripartizione dei fondi Pon messi a disposizione dal ministero per la Pubblica istruzione e destinati alle piccole opere edili da realizzare nelle scuole di Legnano impedirà di far arrivare nelle casse del Comune circa 140mila euro. Una cifra che, qualsiasi scelta si farà per mettere in sicurezza le scuole alla ripartenza post covid-19 di settembre, sarebbe stata dedicata proprio a questo scopo.

È questa l’ultima delle occasioni sfumate per il Comune di Legnano nel campo dei finanziamenti messi a disposizione dagli enti superiori. Tutto è partito con i circa 330 milioni di euro messi a disposizione a livello nazionale per adeguare gli edifici, gli spazi e le aule didattiche alle misure di contenimento del rischio sanitario da covid-19, uno stanziamento di risorse specifiche a valere sul programma operativo nazionale “Per la scuola” 2014-2020, fondo europeo di sviluppo regionale. Il processo da seguire per poter accedere ai fondi comportava due passaggi: una prima iscrizione al portale e poi, entro la giornata di oggi, la presentazione della domanda vera e propria che darà poi accesso ai fondi previsti. Inizialmente la scadenza per l’iscrizione era stata fissata per il 19 giugno e poi fatta slittare al 24 dello stesso mese: il Comune di Legnano, a quanto pare, non ha assolto proprio alla prima parte del percorso – l’iscrizione al portale – e così a meno di sovvertimenti dell’ultima ora non potrà accedere ai fondi che erano già stati definiti.

A Legnano sarebbero spettati, per le strutture che fanno capo alle scuole dell’istituto Manzoni poco più di 40mila euro, per quello di via dei Salici 43mila euro, per l’ics Bonvesin della Riva 34mila euro e per il Carducci circa 27mila euro. Per gli edifici che ospitano le scuole superiori, invece, la competenza per l’iter ricade sulla Città metropolitana (per le scuole legnanesi ci sarebbero fondi per circa 250mila euro). Difficile capire cosa non abbia funzionato: c’è da immaginare che qualche comunicazione possa essere arrivata a tempo debito negli uffici di palazzo Malinverni (altri Comuni hanno, infatti, approfittato dell’occasione offerta), ma deve essere passata inosservata.

All’inizio di questa settimana era stato uno dei candidati sindaci, Franco Brumana, a chiedere al Comune di far presto nell’inoltrare la richiesta (parlando erroneamente di quasi due milioni di euro di finanziamenti disponibili), anche perché dei fondi Pon dedicati alla scuola si era cominciato a parlare su più fronti: in realtà era già troppo tardi, perché il portale di accreditamento per la richiesta fondi aveva ormai chiuso i battenti.