Magenta: alla De Amicis lezioni vietate in aula e a distanza

L’accordo sindacale impedisce di attivare la Dad se una classe non è costretta a casa dal Covid

La scuola De Amicis a Magenta

La scuola De Amicis a Magenta

Magenta (Milano) - Non c’è pace per la scuola "De Amicis" di Magenta. Ad oggi, infatti, diverse centinaia di bambini sono impossibilitati a seguire le lezioni e nella giornata di ieri anche la didattica a distanza è stata negata ai piccoli studenti. Una situazione grave alla quale si sta cercando di porre rimedio con l’intervento di Provveditorato, Prefettura e Ministero. Cosa è accaduto? Per capirlo bisogna riavvolgere il nastro. La scuola era stata chiusa dall’Amministrazione due settimane fa per eseguire lavori urgenti sui soffitti ammalorati, ed è a questo punto che è emerso il primo problema: l’accordo sindacale nazionale, infatti, impedisce di attivare la Dad se una classe o una scuola non sono costretti a casa dal Covid.

Insomma, una qualsiasi altra motivazione non è contemplata per giustificare la didattica a distanza. Questo quanto appreso al primo confronto tra Comune, consiglio d’istituto e dirigenza scolastica. Preso atto del caso è stato studiato un piano B ed è stata garantita una sorta di presenza utilizzando spazi e modalità alternative. Ma poi è subentrata l’ordinanza del governatore Fontana, che ha fermato l’attività scolastica in Lombardia, quindi anche le lezioni alternative messe in piedi da scuola e Comune.

Lezioni che, a questo punto, non si possono svolgere né in presenza (perché vietato dalla Regione), né in Dad (perché vietato dall’accordo sindacale). "Gli atti amministrativi sono corretti, è l’idiozia di questo accordo sindacale che ha fermato tutto – ha tuonato l’assessore all’Istruzione di Magenta, Simone Gelli -. Una vera presa per i fondelli per tutte le famiglie. Personalmente sto interessando del problema sia il Governo, tramite il nostro sottosegretario, sia il provveditore, al fine di verificare sino in fondo questa incredibile situazione".