Regina, l’amica degli scoiattoli del parco Castello

La sentinella dell'area verde di Legnano: "Questi animali indifesi sono nel mirino dei cani lasciati liberi di correre, nell’indifferenza di tutti"

Regina Rocca con gli scoiattoili al parco Castello (Studio Sally)

Regina Rocca con gli scoiattoili al parco Castello (Studio Sally)

Legnano (Milano), 25 marzo 2018 - Sogna, lavora e studia da attrice, ha scritto un thriller fantasy ed è impegnata in favore della natura e della sua tutela. Regina Rocca ha appena 24 anni, ma le idee molto chiare: dopo aver scritto un romanzo, ha portato avanti la propria carriera di modella. Ed è proprio durante una sessione fotografica al parco Castello di Legnano che si è accorta che qualcosa non andava.

«Mentre scattavamo le foto ho notato un capannello di ragazzi attorno a uno scoiattolo ferito e semi paralizzato - racconta - e ho deciso di intervenire in suo soccorso. Mi sono accorta di una serie di comportamenti scorretti tenuti dai frequentatori del parco. Tanto per cominciare, i cani anche di grossa taglia vengono lasciati senza guinzaglio e spesso vengono aizzati di proposito contro gli animali. Vado spesso al parco con le mie amiche e ogni giorno vedo i proprietari di questi cani lanciarli in corsa contro gli scoiattoli o contro le oche del laghetto. A volte queste persone sono genitori e incitano i figli a seguire col cane gli scoiattoli, terrorizzando gli animaletti a morte. Non ho figli, ma non credo sia il modo migliore di educarli. A volte, i bambini invece che lanciare il pane ai cigni tirano direttamente i sassi, accompagnati dagli elogi e dalle risate dei genitori».

Una situazione spiacevole e poco controllata, anche se qualche pattuglia di polizia locale gira nel parco e soprattutto un gruppo di anziani volontari si reca al parco ogni giorno per dare da mangiare agli uccelli del laghetto, invitando con delicatezza i bambini a fare lo stesso. «Mi piacerebbe fare qualcosa per sensibilizzare i cittadini su questo tema - aggiunge Regina, che alle spalle ha una famiglia amante degli animali e accogliente nei confronti delle bestiole più fragili -, anche se non so bene come muovermi. Ho sentito alcune associazioni per il recupero della fauna, ma forse bisognerebbe partire dalla prevenzione. Esiste un’area cani al parco dedicata a questi animali, non vedo alcuna ragione per scagliare cani contro papere e scoiattoli ed educare bambini a terrorizzare la fauna locale con sassi e dispetti. Tra l’altro, penso si tratti di un gioco pericoloso anche per le persone e i bambini stessi, non solo per gli animali». «Il recupero della fauna è un costo per le associazioni e penso anche per gli enti: mi piacerebbe che altri ragazzisi riunissero per fare un progetto collettivo di prevenzione per il bene del parco e di chi lo frequenta».