San Vittore Olona, l’antica necropoli romana non ferma il cantiere Lidl

Battaglia sui reperti. Per la Soprintendenza sono "di scarso valore"

Legnano cantiere centro commerciale le Carbonaie

Legnano cantiere centro commerciale le Carbonaie

San Vittore Olona (Milano)  Ossa, monili e tombe sono emersi nel cantiere di costruzione del nuovo Lidl di corso Sempione, all’interno del centro commerciale La Carbonaia. Una scoperta archeologica che riporta all’epoca romana e non, come si pensava in un primo tempo, a un cimitero medioevale e quindi di scarso interesse storico. L’intera zona farebbe parte di un’antica necropoli i cui resti erano già venuti in parte alla luce dopo la Seconda guerra mondiale quando in zona altri scavi fecero venire alla luce la necropoli romana. 

All’epoca vennero alla luce anfore, monete e gioielli che fecero datare al primo secolo d.C. il cimitero, quindi di grandissimo interesse archeologico. Lo storico del posto, il compianto Giacomo Agrati, aveva già scritto che l’area del Sempione al confine con Legnano vedeva la presenza di due torri di avvistamento di soldati della strada Mediolanum-Verbanus, che collegava il lago a Milano. In particolare l’area della ex tessitura Mocchetti, abbattuta in parte per far posto al centro commerciale una decina di anni fa, aveva visto la scoperta di altri reperti romani con urne funerarie e diversi corredi.

Blocco quindi del cantiere? No, perché da una parte la Soprindenza dei beni culturali ha spiegato che si tratta di reperti di scarso valore, interpretazione data alcuni giorni fa sull’ipotesi di un cimitero medioevale. D’altra parte anche l’assessore ai Lavori pubblici Andrea Pessina smorza il valore della scoperta: "Nel corso degli ultimi scavi sono stati trovati alcuni reperti, sappiamo che si tratta appunto di oggetti di poco conto che non fanno che confermare la presenza, già nota, di una necropoli. Le autorità competenti sono già state allertate. Una volta recuperato il materiale archeologico, i lavori hanno potuto continuare regolarmente".

Ma gli scavi potrebbero regalare altre sorprese. Da una parte la necessità di proseguire con la costruzione della Lidl per interesse economico. Dall’altra il discorso storico archeologico da non sottovalutare qualora dovessero comparire altri manufatti, più importanti rispetto agli ultimi ritrovamenti A pochi chilometri di distanza in linea d’aria in quel di Canegrate fra gli anni ‘30 e gli anni ‘50 venne alla luce nel quartiere Santa Colomba la necropoli celtica, presenza molto più antica. In particolare nel 1926 Guido Sutermeister effettuò i primi ritrovamenti in seguito ad alcuni scavi per le fondamenta di una casa. Le testimonianze materiali trovate a Canegrate erano costituite da una necropoli formata da 165 tombe, all’interno delle quali erano presenti oggetti metallici e ceramici. Il ritrovamento di Canegrate è costituito da una così elevata concentrazione di sepolture che ha pochi eguali nell’Italia settentrionale. A San Vittore la necropoli in questione dovrebbe essere meno vasta e meno importante, ma le sorprese potrebbero non mancare.