Restauro della basilica di San Magno, il Comitato chiede aiuto a imprese e cittadini

A seconda dell'importo della donazione, si avrà la "dedica" di una porzione della chiesa principale di Legnano

La basilica di San Magno a Legnano

La basilica di San Magno a Legnano

Legnano (Milano), 9 ottobre 2019 - Si comincia. Fra una settimana l’impresa Donelli, che si è aggiudicata l’appalto in associazione temporanea di impresa con un’azienda di Gallarate, posizionerà i ponteggi e darà ufficialmente il via ai lavori di restauro della basilica di San Magno. Circa 1.200 metri quadrati di intonaco, 890 di cotto, 310 di pietra e 950 di tetto: l’esterno della chiesa principale di Legnano sarà quindi risistemato del tutto. Il restauro avrà un costo totale di 500mila euro e vedrà, perlomeno nelle intenzioni, lavorare fianco a fianco istituzioni pubbliche, aziende e cittadini.

Il Comitato di restauro della basilica di San Magno - che può contare sull’impegno di numerose realtà fondamentali per la città come Fondazione Ticino Olona e Famiglia Legnanese ed è composto da Gianfranco Bononi, Mino Colombo, Paolo Ferrè, Giovanni Maria Fogagnolo, Salvatore Forte, Luca Roveda, Giuseppe Scarpa, Jody Testa, Luca Vezzaro e dai componenti del Consiglio affari economici della parrocchia prepositurale di San Magno ovvero Bruno Colombo, Attilio Moreni e Giorgio Arnera - ha infatti coinvolto tanto gli istituti bancari quanto i privati. Il progetto di restauro, che coinvolgerà soltanto l’esterno della basilica e sarà di tipo conservativo, ciò punterà a pulire, integrare e consolidare l’esistente senza stravolgere nulla, ha preso il via un anno fa e oggi sta vivendo la propria fase operativa. «Noi come comitato - spiegano i referenti - abbiamo iniziato subito a muoverci per raccogliere almeno il nocciolo iniziale. A oggi sono confermati circa 240mila euro di finanziamento, di cui 200mila sono stati erogati da Fondazione Cariplo, 30mila da Bcc e 10mila da Bpm. I Comuni riconoscono ogni anno agli enti religiosi l’8% per interventi di urbanizzazione secondaria e quest’anno questi fondi saranno usati per la basilica». Rimane una ulteriore cifra consistente da trovare per completare l’intervento. Come? Il Comitato lancia un appello a imprese e cittadini: «San Magno è uno dei simboli della città e per questo chiunque voglia contribuire può partecipare alla campagna «Anch’io restauro San Magno» con una donazione». Si va da un minimo di 1.000 euro fino a un massimo di 24mila, ma qualsiasi donazione, anche di poche decine di euro, è ben accetta. A ogni donatore verrà «dedicata» una porzione di restauro.