Furto in Rsa, rubate le casseforti con le collane degli ospiti: "Per favore, ridatecele"

Il furto con scasso negli uffici della Rsa Fondazione Sant’Erasmo di Legnano. Dalla direzione un appello ai ladri, "sono ricordi personali abbiate cuore"

Ladri in azione (archivio)

Ladri in azione (archivio)

 

"Fateci almeno ritrovare i documenti necessari per il funzionamento della Rsa e i piccoli monili sottratti, che hanno soprattutto un valore di ricordo per i nostri anziani ospiti": è questo l’appello del direttore della Fondazione Sant’Erasmo, Livio Frigoli, dopo il furto che la notte scorsa ha avuto come obiettivo la sede della rsa gestita dalla Fondazione, con ingresso da via Ferraris. I ladri, evidentemente ben istruiti, hanno scassinato una cassaforte e ne hanno sradicata dal muro una seconda, dandosi poi alla fuga con il bottino in pochi minuti. I ladri hanno lasciato la sede della Fondazione portando con sé la cassaforte più grande e forzando il cancello elettrico d’uscita. Tutto si è svolto tre le 0,42, orario in cui è scattato l’allarme, e le 0,59, orario in cui il direttore Livio Frigoli è arrivato sul posto, seguito subito dopo dagli agenti di Polizia: a quel punto la scena del furto era già deserta.

I ladri, che evidentemente hanno agito a colpo sicuro e ben conoscendo l’ambiente in cui si sono trovati ad agire, hanno sottratto denaro contante, sistemi di firma digitale, documenti, offerte per le mascherine e assegni. Non solo: nella cassaforte erano conservati anche gli oggetti di proprietà degli anziani ospiti, piccoli monili come anelli o collanine, ricordi dal valore economico con consistente ma ugualmente importanti: "Chiediamo che chi è entrato questa notte nella nostra Rsa comprenda che il relativo valore economico degli oggetti di proprietà dei nostri anziani ospiti non è in alcun modo paragonabile al valore affettivo che ogni piccolo anello, collanina, monile rappresenta per ognuno di loro - è l’appello del direttore della Fondazione, Livio Frigoli -. Farci ritrovare queste piccole cose avrebbe per noi e per i nostri ospiti un enorme significato". Uguale appello riguarda anche i documenti burocratici della Fondazione e le carte Siss contenute all’interno delle stesse casseforti.