Legnano, aveva rotto la mascella a un coetaneo: rintracciato è ora indagato per lesioni

L'episodio era accaduto a marzo al di fuori di una discoteca: il responsabile identificato dalla Polizia di Legnano è un 19enne di Turbigo

Polizia in azione in centro a Legnano

Polizia in azione in centro a Legnano

 

Legnano (Milano) - Ci sono voluti mesi, ma alla fine di indagini lunghe e accurate gli agenti del commissariato di via Gilardelli hanno individuato e denunciato un 19enne ritenuto responsabile della violenta aggressione avvenuta la notte del 6 marzo scorso all’esterno di un locale in via Bellingera, il Secret Room, ai danni di un coetaneo, poi ricoverato e sottoposto a intervento chirurgico per una doppia frattura della mandibola che gli aveva procurato una prognosi di quaranta giorni.

In quell’occasione la volante del commissariato di Legnano era intervenuta sul posto trovando la vittima seduta sul marciapiede, ancora in forte stato confusionale e con una copiosa perdita di sangue dalla bocca. Trasportato in ospedale, al giovane, che era reduce da una serata trascorsa con gli amici nel locale, era stata diagnosticata una duplice frattura della mandibola. Alcune persone presenti sul posto avevano subito riferito ai poliziotti di una lite iniziata per futili motivi all’interno della discoteca tra il ragazzo ferito e un altro ragazzo: una lite verbale, come spesso accade degenerata all'esterno del locale, a distanza di qualche ora, quando il ragazzo che ha poi avuto la peggio era stato improvvisamente aggredito e colpito.

Il responsabile, subito dopo i fatti, si era allontanato con un altro gruppo di ragazzi. Gli agenti dell’Ufficio Reati Contro la Persona del commissariato di Legnano avevano dunque avviato una complessa e articolata attività di indagine, conclusasi ora con l’individuazione e il deferimento alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio, per il reato di lesioni personali aggravate, di un giovane diciannovenne residente a Turbigo.I poliziotti hanno infatti messo insieme tutti i pezzi del puzzle dopo aver ascoltato i presenti al momento dei fatti, le persone più vicine al principale indiziato, la vittima, i sanitari e alcuni dipendenti della discoteca.

Riuscendo così a ricostruire i fatti, arrivando ad accertare le responsabilità e a individuare l’autore della violenta aggressione. Come inizialmente sospettato, infatti, la discussione solo verbale iniziata all’interno della discoteca, si era poi conclusa all’esterno del locale, quando il giovane turbighese aveva colpito al volto con un pugno il coetaneo. Va ricordato che dopo quell’episodio, a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, il Questore di Milano Giuseppe Petronzi aveva emesso il provvedimento di sospensione della licenza per la durata di 10 giorni nei confronti del titolare del locale.