Legnano, riforestazione urbana: al via il primo intervento del progetto europeo "Superb"

Oltre 3600 piante verranno messe a dimora su un terreno di tre ettari tra Cimitero Parco e Strada Provinciale 12: il bosco sperimentale legnanese sarà il primo in Italia tra quelli previsti nell'iniziativa

L'area oggi incolta ai confini di Legnano che ospiterà il bosco sperimentale

L'area oggi incolta ai confini di Legnano che ospiterà il bosco sperimentale

Legnano (Milano), 22 febbraio 2023 - Oltre 3600 piante da mettere a dimora su un terreno di tre ettari Cimitero Parco e Strada Provinciale 12: querce, carpini, frassini, sorbi, pruni, peri e platani, ma anche sanguinelle, crespini comune, prugnoli selvatici, ligustri, spini, ginestre, biancospini e rose per restituire una vocazione a un’area oggi praticamente incolta. Consiste in questo il progetto di riforestazione urbana che prenderà il via a breve a Legnano e che costituisce il primo intervento del progetto europeo “SUPERB” in Italia.

Il bosco sperimentale di Legnano aprirà infatti la strada a SUPERB ( acronimo di Systemic solutions for Upscaling of urgent Ecosystem Restoration for forest-related Biodiversity and eco system services), che ha come obiettivo ultimo il ripristino delle foreste, l’incremento della biodiversità e dei servizi ecosistemici.

Il progetto, avviato con il coordinamento dello European Forest Institute, ha una durata di quattro anni e riunisce 36 enti europei, tra istituti di ricerca e università, oltre a 90 partner rappresentativi di agenzie governative, organizzazioni non governative e associazioni impegnate nella gestione e nella tutela della biodiversità di vari ecosistemi, con particolare focus su quello forestale.

Il progetto SUPERB interessa 12 macro-aree situate in 13 Paesi europei. Una delle 12 macro aree individuate dal progetto è nello specifico la Pianura Padana, dove è prevista la piantagione di 10 ettari di boschi in ambito urbano e peri-urbano con l’obiettivo di individuare le migliori tecniche di realizzazione e le più valide soluzioni di gestione, oltre che di innescare un meccanismo di estensione della pratica di forestazione urbana. In Italia SUPERB coinvolge diversi soggetti: Parco Nord Milano, Università degli Studi di Milano e Università degli Studi del Molise. Parco Nord Milano, che garantirà la realizzazione dei 10 ettari di boschi e le cure necessarie per l’attecchimento delle piante messe a dimora, si è avvalso dell’apporto di “Forestami” per individuare le aree oggetto d’intervento. “Forestami”, progetto promosso da Città metropolitana di Milano, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, ERSAF e Fondazione di Comunità Milano, che prevede la messa a dimora di 3 milioni di alberi entro il 2030, ha poi selezionato, nell’ambito dei Comuni con cui sono state sottoscritti dei protocolli d’intesa, i terreni che meglio si prestavano, per dimensioni e caratteristiche, al programma di piantagioni di SUPERB.

“Legnano vuole essere parte attiva del processo di forestazione urbana - spiega Lorena Fedeli, assessore alla Città futura -. In questo senso la partecipazione al progetto Forestami mette le basi per la concreta attuazione della riforestazione della città, ma Legnano ritiene importante essere coinvolta, con SUPERB, anche a livello strategico collaborando con gli altri soggetti coinvolti, le università, il Parco Nord e Forestami, alla fase di studio e sperimentazione che l’Europa metterà a base della nuova normativa in ambito ambientale».

Il primo intervento di forestazione sarà realizzato dunque a Legnano, su un terreno agricolo di 3 ettari di proprietà pubblica, fra il Cimitero Parco e la SP 12, messo a disposizione dall’amministrazione comunale. In questo spazio, un tempo utilizzato a fini agricoli, saranno messe a dimora 3mila 600 piante, di cui 2mila 520 alberi e 1.080 arbusti. Le specie scelte sono autoctone, certificate, con passaporto fitosanitario e comprendono, fra gli alberi, aceri, querce, carpini, frassini, sorbi, pruni, peri e platani; fra gli arbusti, sanguinelle, crespini comune, prugnoli selvatici, ligustri, spini, ginestre, biancospini e rose.

La messa a dimora delle piante sarà organizzata in dodici “plot” di 1.500 metri quadrati ciascuno dove sarà presente lo stesso assortimento di piante ma con densità differenti, rispettivamente di 1.500, 2.000 e 2.500 piante per ettaro. Le piante saranno disposte secondo uno schema a file parallele curvilinee che agevolerà le operazioni di manutenzione e garantirà contemporaneamente un aspetto più naturale alle formazioni forestali rispetto a un impianto a file rettilinee. L’importo del progetto ammonta a circa 70mila euro, interamente finanziato con risorse provenienti dalla partecipazione al bando europeo. I lavori cominceranno a giorni.