Legnano, sul caso Fratus il pm Calcaterra chiede l’archiviazione di Carlo Lio

"Nessun abuso d’ufficio: archiviare". E’ questa la richiesta della pm della Procura di Busto Arsizio, Nadia Calcaterra, sulla vicenda del difensore civico regionale

Carlo Lio

Carlo Lio

Legnano (Milano), 19 ottobre 2020 - «Nessun abuso d’ufficio: archiviare". E’ questa la richiesta della pm della Procura di Busto Arsizio, Nadia Calcaterra, sulla vicenda del difensore civico regionale Carlo Lio a seguito del mancato scioglimento del Consiglio comunale di Legnano dopo le dimissioni presentate dalla maggioranza dei consiglieri del parlamentino legnanese. Era il marzo del 2019. Lio, su pressione di diversi politici locali e non, fu pressato per intervenire sulla paralisi del Consiglio comunale legnanese dopo la vicenda legata al sindaco Fratus.

L’accusa vedeva Lio come personaggio non imparziale ed in grado di portare avanti le istanze del centrodestra che stava governando la città e che era in difficoltà dopo le decisioni del tribunale di Busto. Fu quindi accusato di abuso d’ufficio, ma oggi l’acccusa è stata smorzata dallo stesso tribunale a causa dell’abrogazione parziale della norma in questione. Quindi non sarebbe più reato e finirebbe con archiviare la posizione di Lio nella vicenda. Sarà, comunque, il Giudice delle indagini preliminari a decidere sul caso che, a suo tempo, aveva fatto molto discutere in città. Lio era stato coinvolto nella videnda per il suo intervento di surroga di un consigliere comunale di Legnano. Un provvedimento dichiarato poi illegittimo dal Tribunale Regionale ma che evitò temporaneamente il commissariamento del Comune.