Rescaldina, nessuno vuole la Tela: serve un altro bando

Ma con le imminenti elezioni amministrative l'edificio confiscato alla criminalità potrebbe rimanere vuoto per molto tempo

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Rescaldina (Milano), 28 marzo 2019 - “Tutti la vogliono, nessuno se la piglia” recitava un vecchio detto popolare. Sembra il destino, beffardo, della Tela. All’interno dell’immobile sulla Saronnese che era stato confiscato a una famiglia ritenuta vicina alla ‘ndrangheta - l’edificio è stato per anni la sede del ristorante pizzeria Re Nove - ancora almeno per qualche mese non si insedierà nessuna attività. L’unica offerta che era arrivata alla scadenza del bando il 3 marzo non è infatti stata ritenuta idonea alle linee guida del progetto - chi gestirà le attività all’interno della “nuova La Tela” dovrà garantire di portare avanti una proposta senza scopo di lucro, con finalità sociali e di lotta all’illegalità ben precise - dagli uffici comunali e quindi il bando è stato dichiaro deserto. Il che significa che, di fatto, non ci sono realtà a oggi realmente interessate ad assumere la gestione della Tela.

“L’osteria del buon essere”, come era stata definita sin dalla sua nascita sembra essere destinata a rimanere soltanto un’idea ancora per qualche mese. Almeno fino a quando sarà emesso un nuovo bando. Il 26 maggio, però, ovvero fra due mesi esatti, si svolgeranno le elezioni amministrative. In soli due mesi saranno espletate quindi tutte le procedure necessarie per indire la nuova gara? Una gara che, inevitabilmente, dovrà contenere un bando diverso per cercare di attrarre realtà che non si erano presentate a quella dell’inizio di marzo. Una gara che, se non sarà organizzata prima di fine maggio, rischia di essere rinviata ulteriormente. E così far slittare di nuovo la riapertura di un’attività che dovrebbe essere il simbolo della lotta all’illegalità, ma che a oggi rischia di essere solo un monumento al fallimento di un progetto che era stato osannato da tutta Italia. Alla gara che si è conclusa il 3 marzo avrebbero voluto partecipare diverse altre realtà rispetto all’unica di cui era stata presa in considerazione l’offerta, ma il loro interessamento era risultato eccessivamente tardivo. Ora con una nuova gara potrebbero tornare in gioco proprio queste. E chissà che magari finalmente fra loro possa nascondersi il nome di chi verrà nominato prossimo gestore della “nuova” La Tela.