Regali di Natale, a Legnano lo shopping fa respirare il commercio: "C'è più fiducia"

Paolo Ferrè, presidente di Confcommercio, adesso però attende indicazioni chiare dal Governo

Paolo Ferrè di Confcommercio Legnano

Paolo Ferrè di Confcommercio Legnano

Legnano (Milano), 19 dicembre 2020 - «Una buona affluenza e buoni affari. Come si dice qui: piutost che nient…". L’ultima settimana è stata una boccata di ossigeno per i negozianti legnanesi, come ha evidenziato anche il presidente di Confcommercio Legnano, Paolo Ferrè. Nella città del Carroccio è andata particolarmente bene al comparto della moda – si potrebbe azzardare un "benissimo" per le grandi catene che offrono varietà a prezzi contenuti – e all’oreficeria. Davanti a diversi negozi si sono viste lunghe code di persone in attesa soprattutto domenica scorsa, primo giorno di aperture, ma il movimento è continuato anche nei giorni successivi. Certo, complice l’emergenza sanitaria è presto per lasciarsi andare agli entusiasmi, soprattutto perché sono attese nuove restrizioni natalizie, "ma almeno questi giorni hanno contribuito a livello psicologico – spiega Ferrè -. In un primo momento c’era rassegnazione, ora invece tra i commercianti vedo voglia di combattere. In giro c’erano tante persone con in mano i pacchetti; mi hanno segnalato anche buoni affari". "Non è sufficiente per recuperare quello che è andato perso quest’anno ma rappresenta una boccata di ossigeno per il commercio - ha proseguito -: c’è voglia di tornare alla normalità. Penso che abbia aiutato anche la campagna di sensibilizzazione che abbiamo fatto come Confcommercio, invitando ogni giorno attraverso una persona diversa ad acquistare nei nostri negozi".

Impossibile non parlare di quello che il Governo ha deciso proprio nelle scorse ore riguardo alle restrizioni per il periodo delle festività, che torneranno a colpire i commercianti. "La costante è una grande confusione e approssimazione - ha sottolineato il presidente -. Ogni giorno riceviamo una marea di telefonate di nostri soci che chiedono informazioni per capire cosa potranno fare o non dovranno fare nei prossimi giorni, ma la verità è che non lo sa nessuno. Viviamo alla giornata. Ad oggi (parliamo del pomeriggio di ieri, ndr) non abbiamo certezze neppure su quello che sarà il 21 dicembre. A volte ho l’impressione che facciano delle boutade per vedere come reagiscono i cittadini. È assurdo trattare così i commercianti, che hanno dimostrato una grande responsabilità nel periodo dell’emergenza".

Grande dibattito si è sviluppato anche attorno alla novità di dicembre, ovvero il cosiddetto cashback. "Ho sentito pareri discordanti - ha dichiarato Ferrè -. Di certo trovo imbarazzante quanto detto dal Governo, che ha puntato il dito contro i cittadini dopo aver provato a favorire gli acquisti nei negozi. Ho sentito citare il modello tedesco ma lì si prendono decisioni chiare, senza approssimazioni. Vogliono attuare quel modello? Chiudano pure, ma sostengano davvero le attività colpite. La Germania non va solo citata".