Palio, confermata la squalifica a Pusceddu

"Difetto di giurisdizione": il Tar conferma il provvedimento che dopo la maxirissa del 2013 ha allontanato a vita il fantino Bighino

Le scaramucce in pista nel 2013

Le scaramucce in pista nel 2013

Legnano (Milano), 17 dicembre 2015 - Porte chiuse. La terza sezione del Tribunale amministrativo regionale ha sancito ufficialmente che Valter Pusceddu, più noto come Bighino ovvero il suo nome di battaglia da fantino, dovrà stare lontano dal Palio di Legnano dopo la maxirissa del 2013 (leggi l'articolo). Questo negli effetti, in realtà però il Tar afferma un concetto destinato a creare dei precedenti: il Palio, in quanto manifestazione non paragonabile a nessuna altra tipologia, ha regole proprie. «L’organizzazione del Palio di Legnano - afferma il Tar - presenta elementi di somiglianza che ne fanno parte integrante del fenomeno tipicamente italiano del Palio, piuttosto che delle semplici manifestazioni ludiche organizzate dalle Amministrazioni comunali». «Ne deriva - continua la sentenza - che gli atti emanati nell’esercizio di questi anomali poteri civici non sono imputabili all’ente locale secondo l’ordinamento proprio del decentramento amministrativo statuale, né sono assoggettabili al regime degli atti e provvedimenti amministrativi, in particolare gli atti con funzione giustiziale nei confronti delle sanzioni irrogate nell’ambito della speciale disciplina del Palio».

In sostanza, il pronunciamento non stabilisce se la radiazione a vita dalla kermesse legnanese del fantino Valter Pusceddu sia stata giusta oppure no - come invece chiedeva proprio il fantino, che aveva presentato ricorso al Tar (leggi l'articolo) per chiedere di dichiarare illegittima la squalifica inflittagli per i fatti accaduti durante il Palio del 2013 -, ma definisce che manifestazioni come il Palio di Legnano non rispondono a norme che regolano le altre semplicimi manifestazioni ludiche. Il risultato rimane comunque che Bighino dovrà continuare a guardare la corsa di fine maggio in televisione oppure sugli spalti dello stadio Mari.