Legnano, il progetto sulle ex stalle: "Non finanziate quello scempio"

Il consigliere Brumana scrive alla Regione per bloccare il piano di recupero dei vecchi fienili del Castello

Legnano, i fienili del Castello

Legnano, i fienili del Castello

Legnano(Milano) -  Se il progetto è questo, tenetene conto nella graduatoria e, nella sostanza, non attribuitegli i fondi necessari, così che non venga realizzato o, quanto meno, che non venga realizzato con quel denaro: portandone alle estreme conseguenze i contenuti, ha questo significato la lettera che il consigliere del Movimento dei Cittadini, Franco Brumana, ha indirizzato alla Regione Lombardia con oggetto il progetto di recupero delle stalle del Castello, ultimo atto di un confronto polemico nato proprio dopo la presentazione del progetto di massima da parte del Comune.

A Brumana il progetto di recupero di quest’ultima parte del Castello non piace affatto perché, a suo modo di vedere, non rispetterebbe la storicità del manufatto. E così, sostenuto dalla condivisione della sua posizione da parte di un certo numero di cittadini, Brumana ha deciso di dare il “la“ all’ennesimo gruppo, questa volta denominato Amici del Castello, che ha come obiettivo far cambiare gli estremi del progetto.

Dopo l’interrogazione scritta presentata in Comune e dopo la risposta avuta dall’assessore Marco Bianchi, dunque, Brumana ha inserito nella sua strategia anche la lettera da inviare alla Regione Lombardia, nello specifico alla Direzione generale Autonomia e Cultura, per chiedere di tenere conto delle sue valutazioni quando ci sarà da stilare una graduatoria. Proprio così, perché per il progetto già citato il Comune di Legnano ha chiesto un finanziamento da un milione di euro attraverso un bando regionale. "Vi scrivo nella qualità di consigliere comunale di Legnano – è l’attacco della lettera inviata da Brumana – per segnalarvi le anomalie della domanda del Comune di Legnano di partecipazione al bando riguardante la valorizzazione del patrimonio pubblico lombardo ai fini culturali".

Secondo Brumana, considerato che il bando regionale promuove interventi che assicurino "la conservazione dei beni e la piena fruizione e conoscenza dei luoghi e dei contenuti culturali", questo progetto risulterebbe in palese contrasto. "Mentre le opere al piano terreno non alterano la consistenza esterna del bene, quelle da realizzare al piano superiore riguardano la chiusura del fienile storico aperto verso il cortile per realizzare spazi abitabili – prosegue Brumana –. L’edificio perderebbe completamente la sua caratteristica essenziale tipica dei fienili lombardi e piemontesi. Subirebbe una trasformazione, che impedirebbe la piena fruizione come bene culturale e la percezione visiva dei contenuti culturali, cancellando la memoria storica dell’utilizzo anche agricolo del Castello. Un eventuale semplice richiamo decorativo sulla facciata di chiusura del fienile consentirebbe solamente una vaga segnalazione dell’originario fienile storico".

Insomma , secondo Brumana se il progetto dovesse arrivare così com’è sul tavolo della Regione, compito dell’ente e del nucleo di valutazione sarebbe quello di "provvedere di conseguenza nella formazione della graduatoria, che potrebbe contemplare la richiesta del Comune di Legnano solamente alla condizione di una radicale modifica che mantenga l’apertura del fienile".