Sorelle morte nell'incendio a Cerro: alla sbarra per duplice omicidio il fratello

"Sono innocente" ha continuato a dichiarare Giacomo Agrati, unico accusato

L'incendio nella casa di Cerro Maggiore

L'incendio nella casa di Cerro Maggiore

Cerro Maggiore (Milano), 19 gennaio 2021 -  Una prima udienza fiume quella che si è celebrata oggi nel tribunale di Busto Arsizio per la vicenda dell'incendio nel 2015 di Cerro Maggiore dove morirono le sorelle Carla e Maria Agrati. Alla sbarra e in presenza c'era il fratello Giacomo Agrati unico superstite del rogo e adesso accusato dalla procura per il duplice omicidio delle sorelle. "E' una persona lucida e in carcere lo chiamano l'erudito - ha spiegato l'avvocato difensore Giuseppe Lauria -. Abbiamo ripercorso le tappe dell'incendio, dimostrando che nel piano superiore tutto il materiale infiammabile presente non aveva lasciato scampo, mentre a quello inferiore c'era molta meno roba. In ogni caso il mio assistito ha urlato ancora una volta la propria innocenza che continueremo a dimostrare volta per volta".

Agrati da un anno è in carcere con l'accusa di duplice omicidio dopo che il pm che seguiva il caso aveva avanzato richiesta di archiviazione cui si era opposto un familiare della vittime che nel caso Agrati venga riconosciuto colpevole ed incarcerato, potrebbe ereditare tutto il patrimonio, stimabile in oltre tre milioni di euro. La difesa ha chiamato nove testi, compreso il comandante dei carabinieri di Cerro maggiore, che nelle prossime settimane compariranno in aula per il processo.