Piazza del Popolo "Stop al restyling"

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"Dobbiamo fermare un progetto che secondo noi è uno scempio dal punto di vista della bellezza, dell’economicità e del danno ai conti pubblici". Oggetto del contendere è il contestato progetto di riqualificazione di piazza del Popolo, che martedì sera è arrivato in Consiglio comunale attraverso le interrogazioni dell’opposizione e che nelle ultime settimane ha alimentato una forte contrapposizione tra amministrazione comunale da una parte e parte dei commercianti della zona e dei residenti dall’altra. Sul piatto una riqualificazione che toglierà parte dei parcheggi oggi in essere e che, a detta di chi critica il progetto, non farà altro che penalizzare le attività di questa parte di territorio. Proprio martedì, tra le altre cose, sono state protocollate anche le firme raccolte con la petizione che ha come obiettivo lo stop alla riqualificazione.

A riassumere i motivi della contrapposizione è stato in aula il consigliere della Lista Toia, Francesco Toia: "Si tratta di un progetto assolutamente inutile – ha esordito Toia – a partire dalla spesa: spendere 600mila euro per un intervento che è poco più di un camminamento significa per noi gettare via denaro, soprattutto se si considera in quale contesto viene calato questo progetto. Piazza del Popolo non è un luogo dove la gente si trova a passeggiare, non è un luogo "di piacere", ma di lavoro, una piazza sulla quale si affacciano una ferramenta, un’eliografia e che ha studi medici tutto intorno: la scelta è dunque incomprensibile. Le critiche portate dai commercianti della zona non sono state accolte e parlare ora di confronto non ha senso: avevate una bozza fin dal primo momento e siete semplicemente andati avanti in quella direzione". Alla tesi esposta da Francesco Toia ha aggiunto poi ulteriori elementi anche Carolina Toia, capogruppo della Lega, che ha criticato proprio il metodo seguito e il mancato confronto reale nella fase che ha portato al progetto approvato a fine agosto. Le risposte all’interrogazione non hanno soddisfatto l’opposizione e la raccolta, dopo la consegna delle prime firme raccolte, verrà rilanciata nei prossimi giorni. La serata ha segnato poi l’uscita dal gruppo del Pd dell’ex presidente del consiglio e oggi consigliere Federico Amadei, d’ora in poi gruppo misto: "Molte scelte del Pd in questa fase – ha detto Amadei giustificando la sua decisione – hanno reso per me irriconoscibile Il partito democratico per metodo, per merito e per stile". Paolo Girotti