Per i nuovi lampioni l’attesa si allunga ancora

Il ricorso al Tar di una delle società che avevano preso parte alla gara ha bloccato l’avvio della sostituzione degli impianti, atteso in autunno

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I. nuovi impianti a Led sono ancora pochi diffusi a Legnano rispetto ad altre città

di Paolo Girotti

Nulla da fare: si dovrà ancora attendere sino a una scadenza non precisata per avere il pronunciamento del tribunale amministrativo, chiamato a decidere l’attesa assegnazione dell’appalto per il rinnovo complessivo e la gestione degli impianti di illuminazione della città. Si dovrà dunque attendere, ma i continui ritardi accumulati hanno già reso impossibile tenere fede al primo crono programma, quello che prevedeva per l’autunno da poco iniziato il via effettivo allo svecchiamento del sistema cittadino. I problemi al sistema di illuminazione pubblica, ormai vetusto e la cui proprietà era stata "riscattata" dal Comune dopo anni di monopolio del gestore unico, erano da tempo sotto gli occhi di tutti, tanto che nel marzo del 2020 era stata indetta la gara per il rinnovamento degli impianti e la futura gestione. La gara era poi arrivata a compimento alla fine dello scorso anno e a febbraio 2021 era stata annunciata l’assegnazione dell’appalto a Enel Sole. L’appalto ha un peso consistente, il cui valore supera i 12 milioni di euro spalmati su 16 anni di gestione, e infatti, come capita spesso in casi come questi, il secondo classificato nella gara non si è certo dato per vinto: a marzo di quest’anno al Comune è stato notificato il ricorso, quasi scontato, promosso avanti al Tar dalla Engie Servizi - giunta nella graduatoria alle spalle di Enel Sole, virtualmente vincitrice dell’appalto – con il quale veniva chiesto l’annullamento dei provvedimenti adottati dalla Centrale unica di committenza. A fronte di una procedura tutto sommato quasi ordinaria, si attendevano tempi di reazione rapidi, capaci di consentire se non il rispetto della tabella di marcia stabilita, quanto meno un ritardo contenuto in termini accettabili.

Così non è stato e lo si era capito sin dalla scadenza fissata per l’udienza del Tar, inserita a calendario per il 23 giugno e dunque tre mesi dopo il ricorso. A giugno l’udienza si è effettivamente svolta, ma trascorsi altri tre mesi anche da quell’appuntamento, ancora nessun pronunciamento in merito è stato comunicato all’amministrazione legnanese. "Effettivamente agli uffici non è ancora pervenuto nulla e questo ha inevitabilmente fatto slittare in avanti i tempi previsti per tradurre in pratica il progetto – spiega Marco Bianchi, assessore alle Opere pubbliche –. Avevamo stimato di dare il via all’appalto e ai primi interventi con l’autunno, tenendo conto che la sostituzione dei punti luce (a Legnano sono oltre 7mila, ndr) avrebbe poi comportato 18 mesi di lavori: il programma è stato modificato in attesa di avere il pronunciamento e intanto l’amministrazione comunale ha prolungato sino al marzo del prossimo anno il contratto di manutenzione con Colman Luca srl".